”Negli ultimi dieci anni le aziende hanno usato tutte le forme di lavoro precario possibili. Hanno spesso usato lavoratori per sostituire altri lavoratori che avevano condizioni migliori, questa è la flessibilità che le aziende hanno scelto. Con questa crisi, però, una parte di questi lavoratori, e parliamo di centinaia di migliaia di uomini e di donne, non avranno né un lavoro precario né un sostegno al proprio reddito. Principio di equità richiederebbe che a questi lavoratori fosse riconosciuto, almeno in questa fase eccezionale, un sostegno al reddito”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, parlando all’Assemblea dei delegati in corso a Roma, chiedendo al governo di aumentare ed estendere gli ammortizzatori sociali. Epifani ha poi proposto di incrementare i fondi per la cassa integrazione in deroga, facendolo “senza lesinare e senza mettere un territorio contro un altro, un azienda contro un'altra”.
Riguardo i costi di queste misure, il leader della Cgil propone la sospensione della detassazione degli straordinari: “Non lo diciamo perché siamo sempre stati contrari o perché siamo ideologici, ma come possiamo immaginare di avere nella stessa precari sbattuti fuori, lavoratori in cassa integrazione e altri lavoratori che cercano di fare più ore possibile perché lo straordinario è detassato? Nella crisi serve almeno un minimo di solidarietà”.
Il piano anti-crisi della Cgil
Epifani, ammortizzatori sociali vanno estesi a tutti i precari
5 novembre 2008 • 00:00