PHOTO
Un mese di sciopero degli straordinari, da oggi, 3 settembre, fino al 2 ottobre. E venerdì 7 settembre manifestazione a Roma di fronte alla sede Enel di Roma in viale Regina Margherita. Sono le iniziative di mobilitazione organizzate da Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil e finalizzate a tutelare lavoratori “attraverso politiche industriali coerenti”.
La scelta di avviare l'agitazione è arrivata al termine dell'ultimo confronto presso il ministero del Lavoro tra Enel e i sindacati di categoria, previsto dalle procedure di raffreddamento, confronto che “si è concluso in modo negativo per la preclusione dimostrata da Enel che ha mantenuto le sue posizioni in merito ai nuovi assetti su distribuzione, mercato, termoelettrico ed Enel Green Power, alle mancate assunzioni, agli interinali e alla contrattazione di secondo livello".
Stato di agitazione, quindi, e sciopero in tutta l’azienda, che prevede anche lo spostamento d’orario e delle ore viaggio eccedenti il normale orario di lavoro. Durante tutto il mese verranno inoltre programmate assemblee territoriali in tutta l’azienda per coinvolgere i lavoratori in vista di un possibile sciopero generale. Le segreterie di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil hanno anche chiesto al governo di essere convocate per approfondire la delicata situazione di Enel che, nonostante l’importante risultato netto (+40.7%) e ricavi di oltre 74 miliardi di euro (+5,7%), continua a ridurre l’occupazione.
“Le recenti decisioni di Enel di acquisire aziende estere grazie alle risorse derivanti dalle bollette dei cittadini e delle aziende italiane - affermano Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil - nonché dagli incentivi governativi per rinnovabili, digitalizzazione, contatori elettronici, solo per citarne alcuni, hanno fortemente penalizzato il nostro paese. L’azienda inoltre continua ad esternare attività determinando di fatto un dumping contrattuale”.