Roma, 23 dic. (Adnkronos) "Sarei pronto ad assumere, un giorno, se le circostanze lo volessero, le responsabilita' che mi venissero affidate dal Parlamento". Lo ha spiegato Mario Monti nella conferenza stampa di fine anno, dicendosi "pronto" a fare da guida a "chi si dira' convinto delle proposte" contenute nella sua Agenda.

"Non mi schiero con nessuno, vorrei che partiti e forze sociali si schierassero sulle idee e spero che anche la nostra agenda possa contribuire a dare piu' concretezza ai dibattiti e mi auguro che le idee nell'agenda possano essere condivise da una maggioranza in Parlamento".

Mario Monti verifichera' le 'tantissime condizioni' per valutare l'opportunita' di candidarsi o meno alla premiership. Che e' 'altra cosa', spiega durante la conferenza stampa di fine anno, 'da dare il nome ad altri per liberi utilizzi'. "Non sono candidato, essendo senatore a vita" ma "se una o piu' forze politiche con credibile adesione a questa agenda, o ad una migliore, manifestassero il proposito di candidarmi alla presidenza del Consiglio, valuterei la cosa"

"Posso dire che l'emergenza finanziaria in cui si trovava il Paese un anno fa e' superata e gli italiani possono di nuovo essere cittadini in Europa a testa alta". "La crescita - ha aggiunto Monti -, che non puo' continuare in modo cosi' penoso e negativo, puo' venire da una politica degna e forte, che non senta la necessita' di correre a nascondersi, di fare promesse per acquisire consensi elettorali, questa e' la peggiore forma di voto di scambio, che svenda il futuro dei giovani italiani per farsi rieleggere. O anche solo per adesione cieca a ideologie, magari nobili in passato, ma perniciose oggi visto com'e' cambiato il mondo".

'Tutto puo' accadere, non ci siamo mai ritenuti super partes ma extra partes'. Cosi' Monti risponde a chi gli chiede cosa succede se Silvio Berlusconi dovesse aderire alla sua agenda. Il premier torna sul termine 'sbigottimento' usato per la linea politica seguita dal Cavaliere. 'Sbigottimento -spiega Monti- e' un termine tecnico per descrivere la sorpresa di fronte a questa oscillazione'.

Se una "scomposizione del quadro politico" fosse necessaria, ha aggiunto, "per dare una massa critica a chi vuole il cambiamento, allora ben venga'. Monti l'ha sottolineato rispondendo alla domanda sulla possibilita' che la sua agenda possa portare alla fine del bipolarismo. Monti ha detto di immaginare "un'unione di chi vuole le riforme".

"Devo a nome del governo esprimere alcuni ringraziamenti: uno molto intenso al Capo dello Stato Giorgio Napolitano che e' stato con la sua intuizione all'origine di questo governo e che durante tutti i passaggi difficili e' stato prodigo di discreti ma illuminanti consigli. Desidero vivamente ringraziarlo".