Rottura delle trattative per il rinnovo del contratto degli elettrici: 8 ore di sciopero e  blocco dello straordinario e degli spostamenti di orario, "nel rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti, con l’avvio della procedura di raffreddamento". Lo hanno proclamato Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil  "a fronte dell’irresponsabilità delle aziende che provocatoriamente hanno inviato dei testi contrattuali inaccettabili, emendati da Assoelettrica, Utilitalia e da Energia Concorrente", si legge in una nota dei sindacati che, proprio per questo,  "hanno deciso di rimettere ai mittenti tali testi ritenendoli provocatori e non rispettosi del prolungato confronto fino ad oggi sviluppato".

"Tale decisione da parte delle aziende - continua la nota – è irragionevole e inopportuna considerando soprattutto la fase delicata che sta attraversando il Paese sul piano del fabbisogno energetico nazionale ed europeo e i lauti introiti che stanno incamerando tutte le aziende del settore, sia quelle di distribuzione che quelle di generazione".

Oltre allo sciopero i sindacati proclamano "l’immediata sospensione delle relazioni sindacali in tutte le aziende del settore. Conseguentemente a ciò le segreterie nazionali e i componenti l’organismo non parteciperanno altresì anche alle programmate riunioni del G.W.C./CAE di Enel". Decisa anche  l’immediata programmazione di assemblee nei luoghi di lavoro e di attivi unitari regionali".

“La proclamazione dello sciopero nazionale del settore elettrico è dovuto ad un atteggiamento di chiusura delle controparti che è conseguenza delle richieste sindacali e, al tempo stesso, della pretesa di imporre cambiamenti normativi, per noi, inaccettabili”: lo ha dichiarato il segretario generale della Filctem Cgil Emilio Miceli. “Abbiamo chiesto ripetutamente alle controparti – prosegue il leader sindacale - di ritrovare quella razionalità necessaria per costruire un contratto possibile, non il loro personale libro dei sogni”.