La crisi che ha travolto il settore dell’edilizia e delle costruzioni non pare arrestarsi. Servono investimenti e interventi mirati, chiedono i sindacati, che hanno organizzato per domani (martedì 23 settembre) a Genova, alle ore 9 in piazza De Ferrari, un presidio davanti alla Regione Liguria. “Da gennaio 2008 a giugno 2014 si sono persi circa la metà delle ore lavorate e del numero degli operai attivi in Cassa edile” spiegano Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Genova: “sono circa 1.000 i posti di lavoro persi a livello provinciale nell’ultimo anno, oltre il doppio se si considera il livello regionale. Il ricorso agli ammortizzatori sociali è incrementato in maniera esponenziale”.

I sindacati di categoria ribadiscono la necessità di investire risorse nel settore per rilanciare economia e occupazione.
“Invece dei 3,89 miliardi di euro previsti dal decreto ‘Sblocca Italia’ per aprire i cantieri, solo una parte irrisoria, pari a 296 milioni di euro a livello nazionale, saranno effettivamente spesi entro il 2015” spiegano in una nota. L’edilizia può e deve rappresentare “il volano della tanto auspicata ripresa, mediante interventi mirati di riqualificazione dell’edilizia pubblica non residenziale (ospedali, scuole) e residenziale, riqualificazione delle periferie, cantierare le opere finanziabili, nonché la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico”. I sindacati, inoltre, sottolineano che “le importanti e necessarie grandi e medie opere che interessano la nostra città e la nostra Regione purtroppo non vedono l’impiego di manodopera locale”. Per queste motivazioni, Fillea, Filca e Feneal genovesi chiedono alla Regione “un ulteriore impegno concreto per dare opportunità e lavoro ai tanti lavoratori edili in attesa di occupazione”.