Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dai famigliari di persone disabili contro il nuovo Isee. In particolare, il nuovo indicatore è illegittimo nella parte che prevede di inserire nel reddito anche pensioni e indennità percepite in ragione della disabilità accertata.

Non è legittimo, dunque, che nel reddito complessivo siano conteggiate anche le indennità e le pensioni percepite dal soggetto che vive in una situazione di accertata disabilità. Lo ha annunciato il Coordinamento famiglie disabili gravi e gravissimi, tra i promotori del ricorso. Due punti fondamentali sono stati accolti: il primo è quello che annulla l'articolo nella parte in cui inseriva, tra i redditi disponibili, le indennità a sostegno della disabilità. Il secondo è quello che cancella la discriminazione tra disabili minorenni e maggiorenni, disegnata con franchigie diverse tra le due categorie.

"Il piccolo Davide ha vinto contro Golia - ha dichiarato alle agenzie di stampa Simona Bellini, presidente del Coordinamento -. In Italia, nonostante non esista la possibilità di attivare una class-action contro lo Stato, è ancora possibile per semplici cittadini, se si compattano contro una manifesta ingiustizia, ottenere risposte eque e costituzionali".

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