Ricorre oggi, 19 novembre 2019, il 50°anniversario dello sciopero generale proclamato nel 1969 da Cgil Cisl Uil per il diritto alla casa e contro il caro affitti. E proprio oggi, a Roma, le organizzazioni sindacali si incontreranno per una giornata di riflessione nazionale nella quale interverranno Gianna Fracassi della segreteria nazionale Cgil e Daniele Barbieri segretario Sunia nazionale. 

Il 19 novembre del 1969 i sindacati confederali proclamarono lo sciopero generale, con una manifestazione a Milano. La giornata di lotta riuscì pienamente e nel Paese si registrarono milioni di astenuti dal posto di lavoro. Questo sciopero si basava sulle politiche di Stato sociale della Cgil, tra cui casa, pensioni, sanità e fisco. Sulla spinta delle maggiori categorie industriali, e di tantissimi lavoratori bisognosi di acquistare o cercare casa in affitto, le confederazioni presentarono al governo Rumor una piattaforma sul problema casa che sostennero con lo sciopero. E il successo di questa iniziativa segnò una svolta: venne introdotto l’equo canone, che recepito in legge rimarrà in vita sino al 1994, venne avanzato per la prima volta il principio della giusta causa per lo sfratto dell’inquilino, e si stabilirono concrete forme di contributi alimentati da un fondo pubblico per coloro che intendevano acquistare casa. Nacquero successivamente anche i sindacati inquilini delle tre Confederazioni. 

"A Bologna, da tempo si affronta il tema casa in termini di filiera - afferma Sonia Sovilla, segreteria della Camera del lavoro metropolitana di Bologna - Servono tante e diversificate risposte perché il bisogno cambia e cresce, come cambia il contesto economico e sociale della nostra città. In particolare, anche nella 'ricca' Bologna si abbassano significativamente i redditi, soprattutto tra i giovani. Giovani che la nostra città ha urgente bisogno di trattenere su questo territorio, perché il futuro demografico è di forte preoccupazione". 

"Come organizzazioni sindacali confederali, e sindacati degli inquilini - continua la sindacalista - stiamo lavorando su un accordo quadro che metta insieme fondo per affitto, case di transizione e finalmente completa messa a disposizione di tutto il patrimonio Erp. C'è molto ancora da fare, a partire dalla soluzione sullo scandaloso inutilizzo del patrimonio pubblico, spesso di proprietà di ministeri che si disinteressano completamente dell'emergenza abitativa tutta scaricata sugli enti locali. Ci auguriamo che questo sia un punto nodale di discussione in una giornata con questo significato, che non a caso ricordiamo".