Il percorso l'aveva tracciato il leader Cgil, Susanna Camusso, dal XVII congresso del sindacato: una piattaforma unitaria per riportare al centro dell'agenda politica i capitoli caldi di fisco, lavoro, pensioni e ammortizzatori sociali. Oggi a Roma questo incontro dei parlamentini sindacali, all'Auditorium di via Rieti, che è stato preceduto dalla riunione delle segreterie unitarie per una discussione generale sul percorso comune da intraprendere.

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Fisco e pensioni sono i due temi che uniscono i lavoratori. Su questi argomenti Cgil Cisl e Uil possono, anzi devono condurre una battaglia comune in questo periodo di crisi economica e di rapporti difficili tra il sindacato e i suoi rappresentati. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nel suo intervento. Primo argomento, il fisco. "E' ragionevole - domanda Camusso - fare una riforma fiscale se poi non si tocca ciò che ha determinato la grande divisione tra chi paga e chi non paga le tasse? È questa una della questioni che hanno determinano la crescita delle disuguaglianze, bisogna fare una lotta seria all'evasione", non inseguire la delega fiscale "che continua a muoversi in una logica di aggiustamento". L'altro tema che ha una logica unificante, le pensioni. Con la riforma Fornero "si è determinato un vulnus nel rapporto con i lavoratori", secondo i quali "è la cosa peggiore che gli è successa in questi anni". Cancellare quella ferita non sarà facile, "si deve costruire un nuovo progetto credibile", a partire dalla priorità di "dare una prospettiva previdenziale ai giovani". Il metodo di discussione devono essere le assemblee con i lavoratori: "È l'unico modo per ricostruire il rapporto. Non farlo sarebbe un'occasione persa e anche un significativo arretramento".