Incomitanza con la manifestazione indetta a Roma in Piazza Montecitorio da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, l’Flc Torino promuovono un presidio a Torino per martedì 7 luglio davanti alla Prefettura alle ore 18.00, a cui aderiscono anche Cub e Cobas. E' quanto si legge in una nota.

"Quello stesso giorno - spiega - la Camera dei deputati, prevedibilmente, approverà il disegno di legge sulla scuola. Dopo mesi di mobilitazione il governo si appresta con l'ennesimo atto di forza ad accelerare la chiusura di un processo che ha determinato numerose fratture nel quadro di una sostanziale distanza tra il lavoro nelle scuole e le istituzioni politiche".

Le segreterie regionali Flc Cgil, Cisl Scuola Uil Scuola "hanno lanciato l'allarme sui tagli dell'organico docente e Ata in Piemonte. Per il prossimo anno scolastico nelle scuole piemontesi, a fronte di 3.000 alunni in più, si prevedono tagli per circa 370 posti docenti e 165 per l’organico ATA, secondo le tabelle ufficiose. ​Questi tagli, aggiunti alle norme restrittive sulle supplenze definite dalla legge di stabilità, porteranno ad una “miscela esplosiva”  che metterà in grande difficoltà  le già sofferenti istituzioni scolastiche, condizionandone il regolare avvio e funzionamento".

​La denuncia arriva da Rodolfo Aschiero, Maria Grazia Penna e Diego Meli, Segretari regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Piemonte, che lunedì pomeriggio avranno un incontro con la Direzione Regionale del Miur e la Regione. "​Se questi sono i presupposti dell’organico potenziato che il Premier  annuncia con tanta enfasi - dichiarano i tre segretari - abbiamo la dimostrazione nei fatti che la Buona Scuola di Renzi porterà la scuola piemontese in una insidiosa palude".

"​La posizione unitaria del sindacato è ferma e non cambia - continuano Aschiero, Penna e Meli - questo sarà il peggiore avvio di anno scolastico dell’ultimo periodo e la fase che stiamo vivendo ci conferma che la scuola reale non è quella rappresentata dal Governo, che con  i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità e il ddl in discussione al Parlamento, peggiora le già difficili situazioni nelle quali le istituzioni e i lavoratori si trovano ormai da molti anni".