"L'Italia produttiva, l'Italia delle piccole imprese, non si rassegna alla bassa crescita", la crisi "non può essere un alibi per non agire», ora "dobbiamo ripartire. Trasformiamo la crisi in opportunità. Facciamo senza esitazioni quelle riforme indispensabili per ridare slancio alle imprese. Per ripartire gli imprenditori devono toccare con mano la volontà di cambiamento". Così il presidente di Confartigianato, Giuseppe Guerrini, nella sua relazione oggi (9 giugno) all'assemblea annuale.

Serve un "progetto paese, una visione comune", a suo avviso, perchè "non è un periodo facile: le difficoltà sono molte e non solo economiche", un patto con maggioranza e opposizione "per fare un cambio di marcia" nei prossimi tre anni. La recessione ha causato "effetti drammatici" sugli imprenditori ma, nonostante ciò, "nel nostro paese continuano a nascere 1.958 imprese al giorno. Un quarto di esse sono artigiane. Un piccolo grande miracolo. Questa è l'Italia produttiva, l'Italia dell'economia reale che non ha perso la voglia di reagire".