“L’introduzione nella Legge di stabilità del comma 566 che tenta di ridefinire, in modo confuso, le competenze in sanità, è un grave errore”. A dirlo è Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, sottolineando che la misura “rischia di dividere il mondo professionale sanitario, a danno di tutti”. Secondo Cozza, infatti, le “diverse figure professionali, a partire dal medico, devono concorrere alla tutela della salute avendo come stella polare i bisogni del paziente, in un quadro sempre più innovativo nei processi di assistenza”. In conclusione, il segretario precisa che “l’affidamento condiviso a diverse figure professionali sanitarie di specifici atti nell’ambito della diagnosi e della cura, con una definizione chiara delle responsabilità, non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta un’opportunità, purché l’utilizzo alternativo di alcune professionalità non abbia il solo fine del risparmio”.