Il 30 novembre sarà sciopero dei dipendenti del Comune di Livorno. A deciderlo, è stata l'assemblea dei dipendenti iscritti ai sindacati confederali, i quali, da tempo, attendono risposte, soprattutto sul piano assunzioni, che, però continuano a non arrivare. L'ultima possibilità per scongiurare l'agitazione, proclamata e calendarizzata già a settembre, poi rimandata a seguito dell'alluvione, è il tavolo di raffreddamento in Prefettura, che dovrebbe tenersi nel giro di pochi giorni.

“Da mesi, non abbiamo interlocutori certi rispetto alla discussione sulle nostre rivendicazioni – dicono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Livorno –. Questo, per effetto dei continui cambiamenti della macrostruttura dell'ente e della mancata nomina, a tutt'oggi, di un dirigente responsabile del personale. Perciò, abbiamo proclamato l'astensione, con sospensione degli straordinari e siamo in attesa della necessaria fase conciliativa presso la Prefettura. Se l'esito dovesse essere negativo, sarà sciopero”.

L'assemblea considera la questione delle assunzioni come centrale per la vertenza in atto. “Non è più possibile rimandare scelte cruciali per i servizi e per i livelli occupazionali di una città che attraversa una crisi profonda – sottolineano i dipendenti –. L'amministrazione non può chiedere responsabilità alle aziende private che ristrutturano e mandano a casa il personale, se essa stessa non dà un esempio sul piano occupazionale. Siamo ben consapevoli, infatti, che nelle nostre graduatorie di concorso vi siano anche molti lavoratori rimasti disoccupati per la crisi e che hanno creduto in una ricollocazione nella Pa”.

Il sindacato è a fianco di questi lavoratori e dei giovani che attendono l'apertura dei bandi per nuovi concorsi pubblici, che possono garantire così sia il proprio progetto di vita che il livello di servizi che, altrimenti, entro pochissimi anni, rischiano la chiusura o il default. “L'esempio più eclatante è quello delle scuole – rileva l'assemblea – dove l'età media degli insegnanti è alta e nei prossimi due anni sono previsti almeno venti pensionamenti. In tale quadro, l'amministrazione annuncia di avere un bando di assunzioni che, però, non arriva mai e ogni richiesta di confronto in merito viene negata”.

Rispetto al muro contro muro venutosi a creare tra amministrazione e lavoratori, i quali lamentano anche gravi problemi di carattere gestionale dell'ente, lo sciopero del 30 non mira solo a coinvolgere i dipendenti. “Con questa manifestazione – concludono i sindacati – cercheremo di coinvolgere, oltre che tutti i lavoratori comunali, anche i dipendenti delle cooperative e ditte appaltatrici dei servizi del Comune, dalla cultura ai servizi educativi, all'attacchinaggio, ai servizi relativi alla Polizia municipale e tributi, le realtà cittadine che rappresentano i disoccupati e chi ha perso il posto di lavoro a causa della crisi”.