"Il nuovo accordo separato del settore del commercio e dei servizi deve, oltreché destare preoccupazione, anche spingere le parti sociali e la politica a individuare soluzioni che mettano a riparo il sistema contrattuale da una deriva incontrollabile. Per questo è sempre più urgente una nuova definizione dei criteri di rappresentanza e di rappresentatività delle organizzazioni sindacali". E' quanto afferma il capogruppo del Pd in commissione Lavoro della camera Cesare Damiano.

"Le regole che, con il protocollo del 1993 e con le sue successive applicazioni, hanno fin qui disciplinato i rapporti tra le parti sociali - sostiene Damiano - debbono essere rinnovate e rafforzate attraverso un nuovo contratto sociale che consenta di definire i criteri di rappresentatività necessari per la firma degli accordi. Il documento unitario di Cgil, Cisl e Uil del 2008 è sicuramente un approdo solido e condiviso che può aiutare tutte le organizzazioni a compiere un passo avanti. Un nuovo accordo tra le parti sociali, che rappresentano il lavoro e l'impresa, potrebbe essere agevolmente prodotto in una legislazione di sostegno. Tutto questo darebbe le certezze necessarie ad un sistema di relazioni industriali troppo spesso sottoposto a tensioni e a lacerazioni".