Niente più “comitato centrale” per la Uil, ultimo residuato lessicale di stampo sovietico. Dal prossimo anno l'organismo decisorio del sindacatosi chiamerà “Consiglio confederale”. Ma questa non è l'unica novità che il sindacato guidato da Luigi Angeletti ha deciso di introdurre, dando operatività alle indicazioni già emerse nella conferenza di organizzazione dello scorso ottobre.

E' stato infatti approvato anche il nuovo statuto che modifica una serie di norme di particolare rilievo. Viene sancito, per esempio, l'accorpamento di alcune camere sindacali provinciali in camere territoriali, anche in omaggio a un principio di spending review sindacale che sarà operativo già nei prossimi mesi. Viene, tra l`altro, fissato il limite di tre mandati per i segretari generali a tutti i livelli.

Inoltre, è stata deliberata la creazione di una nuova grande categoria dell`industria nella quale confluiscono la Uilcem (energia e manifatturiero) e la Uilta (tessile). Un'operazione uguale a quella già fatta in Cgil con la creazione della Filctem. Il congresso costitutivo del nuovo soggetto è stato fissato per il prossimo mese di gennaio.

La Uil, infine, spiega ancora il sindacato in una nota, “rafforza e modernizza il sistema dei servizi esterni per consentire ai lavoratori, ai pensionati e ai cittadini di trovare risposte alle proprie esigenze di tutela qualunque sia la sede sindacale Uil alla quale essi si rivolgano”.