“Il ministro Brunetta forse non legge attentamente le agenzie, o i suoi collaboratori, pagati da noi contribuenti, non si guadagnano la loro retribuzione. Il problema posto non riguarda la Class action in quanto tale, ma la sua retroattività”. A precisarlo in una nota è il segretario generala della Funzione pubblica Cgil, Carlo Podda.

“L'azione collettiva, se non retroattiva – spiega Podda –
non può garantire tutti quei cittadini e piccoli investitori truffati in casi eclatanti come quelli Cirio e Parmalat. Lo ripeto, una presa in giro. Brunetta si impegni personalmente, come aveva già fatto in passato, sul tema della Class action, di fronte al governo che evidentemente sta tutelando gli interessi dei forti a discapito dei più deboli, invece di confondere i cittadini”.