Nelle aziende dell'indotto Fca di Melfi, i lavoratori in somministrazione assunti con brevi contratti “lamentano condizioni di lavoro e di orario insostenibili, oltre al mancato rispetto dei diritti contrattuali”. È quanto denunciano Fiom e Nidil Cgil Basilicata, assieme ai delegati sindacali del gruppo.

“Dalle tante segnalazioni pervenute dai lavoratori e i conseguenti accertamenti svolti dai delegati è emerso, infatti, che le aziende non rispettano i contratti di lavoro e le norme di legge e i che lavoratori in somministrazione sono costretti a subire una tale situazione per paura di perdere il posto di lavoro”, si legge in una nota dei sindacati.

Per Fiom e Nidil la situazione “ha determinato un evidente peggioramento delle condizioni di salario, ma soprattutto di salute e sicurezza, a partire dallo stress psico-fisico per i lavoratori interessati. Frequenti sono i rischi di infortunio e di pericolo per la salute e la sicurezza – spiegano i sindacati –: i lavoratori sono costretti ad aumentare i propri ritmi di lavoro superando di gran lunga i tempi stabiliti dai cicli produttivi e l'orario di lavoro giornaliero e settimanale previsto dal Ccnl e dalla legge. In una tale condizione si trovano spesso a non fruire dei riposi settimanali programmati previsti, seguendo esclusivamente le esigenze e i tempi delle linee di produzione. Il tutto in assenza di un'adeguata dotazione dei dispositivi di sicurezza”.

La Cgil denuncia anche “il mancato riconoscimento del giusto inquadramento e la mancata erogazione totale o parziale del premio di produzione e del premio presenza, previsto dal contratto aziendale di sito e dal contratto nazionale di settore”.

“Considerata la gravità della situazione e il fatto che le aziende con la complicità delle agenzie per il lavoro hanno continuamente ignorato le diverse segnalazioni fatte dalle organizzazioni sindacali nel corso degli anni”, conclude la nota, Fiom e Nidil “hanno ritenuto necessario denunciare tale situazione agli enti ispettivi preposti affinché vengano ristabilite le condizioni di lavoro e umane nel rispetto delle norme e dei diritti dei lavoratori dell'area industriale di Melfi”.