“Per un paese che continua senza sosta la sua caduta nel baratro, inanellando di mese in mese dati sull'occupazione ogni volta peggiori, serve un piano straordinario per l'occupazione. Questo avvitamento tra austerità e recessione sta mettendo in ginocchio il paese, facendo pagare un conto salatissimo al mondo del lavoro e in particolare ai giovani”. E' quanto afferma la Cgil in merito ai dati sull'occupazione diffusi oggi dall'Istat.

Secondo la confederazione di corso d'Italia “è drammaticamente urgente fermare questa emorragia di posti di lavoro che sta riducendo strutturalmente la base occupazionale attraverso l'adozione di un 'Piano del Lavoro' che metta al centro prima di tutto i giovani e le donne di questo Paese. Serve un piano straordinario per favorire buona e stabile occupazione, evitando la 'trappola' della precarietà a vita, individuando anche risorse all'interno della legge di stabilità per defiscalizzare le assunzioni a tempo indeterminato e favorendo investimenti”.

Per quanto riguarda i dati sulla disoccupazione giovanile, i giovani della Cgil osservano: “Assistiamo ad una crescita esponenziale che dimostra come siano i giovani le principali vittime di questo stato di crisi che le politiche di austerità determinano. Non serve alimentare inutili conflitti generazionali, tra padri e figli: la priorità è quella di creare nuova e buona occupazione e di garantire ai giovani opportunità e sostegno nella fase di accesso al lavoro”.

In tutta Europa, proseguono, “si discute della 'youth guarantee' nell'accesso al lavoro dei giovani ed è ora che diventi una priorità anche nel nostro Paese. Ed è per questo che scenderemo in piazza il 14 novembre - concludono i giovani del sindacato - nella giornata di mobilitazione europea della Ces, sostenuta con lo sciopero generale della Cgil, 'per il lavoro e la solidarietà contro l’austerità'”.