"Qualche tempo fa, abbiamo segnalato le criticità del campo Rom di Castel Romano, e non abbiamo avuto alcun riscontro da parte del Comune di Roma. Oggi, se possibile, la situazione è peggiorata: alla mancanza di elettricità in alcuni lotti, si è aggiunta la mancanza di acqua per la maggior parte della giornata. Com'è possibile che nella capitale del Paese si possano tollerare condizioni così disumane, a discapito soprattutto delle fasce più deboli, bambini in testa?", si chiede Roberto Giordano, della segreteria della Cgil di Roma e Lazio. 

"Il Comune intervenga immediatamente, non attraverso annunci e spot, ma ripristinando le condizioni di vivibilità all’interno del campo. Siamo convinti che il modello dei campi nomadi vada superato, garantendo però, fino ad allora, i diritti fondamentali delle persone, e magari coinvolgendo tutti gli attori in gioco in un progetto condiviso", conclude il sindacalista.