Domani, dalle ore 9.30 alle 14.30, la Cgil di Palermo organizza un presidio sotto la sede dell’assessorato al Lavoro e formazione, in via Trinacria, per protestare contro il mancato pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga degli ultimi mesi del 2014 e delle prime due tranche del 2015. Solo in provincia di Palermo sono oltre un migliaio i lavoratori principalmente di Fillea (600), Fiom (300), Filcams e Flai in attesa. Da sbloccare ci sono  il resto delle  risorse  necessarie all’Inps per avviare il pagamento dei decreti già autorizzati  di cassa integrazione in deroga e di mobilità in deroga. “Mancano all’appello almeno 100 milioni – dichiara Alessia Gatto, componente della segreteria Cgil di Palermo - A maggio erano stati sbloccati 55 milioni per la Sicilia, insufficienti per  saldare il pagamento degli ammortizzatori sociali per il 2014. Attendiamo il resto delle risorse stanziate”.

Alla Regione la Cgil di Palermo chiede di sbloccare 106 milioni di fondi Pac già destinati agli ammortizzatori sociali. “La dirigente generale del dipartimento Lavoro Anna Rosa Corsello,  a maggio,  in un incontro con la segreteria regionale della Cgil, aveva annunciato che i soldi sarebbero liberati e  erogati entro fine giugno- aggiunge Alessia Gatto -  C’è la necessità che queste somme siano messe subito  a disposizione: il disagio economico e sociale dei lavoratori è sempre più forte. E non si può aspettare oltre”.

Tra le centinaia di lavoratori in attesa degli ammortizzatori ci sono i 100 dipendenti dell’Ati Group di Bagheria, azienda confiscata alla mafia: attendono l’erogazione della cassa integrazione in deroga dei primi cinque mesi del 2015. Durante la mobilitazione di domani la Cgil chiederà un incontro con la dirigente. Dice Alessia Gatto: “Chiediamo di conoscere il quadro delle istanze di ammortizzatori sociali presentate per il 2015 e di  la programmazione per  le politiche attive, che prevedono un periodo di formazione, i contratti di ricollocazione e il piano di rioccupazione”.