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Una giornata di mobilitazione nazionale il 25 ottobre a Roma in Piazza San Giovanni è stata decisa quest'oggi a Bologna dal Comitato direttivo della CGIL con 151 voti a fovore e solo 4 contrari. Al centro della manifestazione, aperta anche a CISL e UIL, le proposte del sindacato sul lavoro ed in particolare sull'estensione dei diritti a tutte le lavoratrici ed i lavoratori affinché non ci siano più dipendenti di serie A e di serie B. La manifestazione, inoltre, cadrà nei giorni in cui il Parlamento discuterà la legge di stabilità, dunque in piazza San Giovanni non mancheranno precise rivendicazione su nuove politiche economiche che contrastino la recessione, favorendo una vera ripresa del Paese.
Sarà una "grande manifestazione della CGIL all'insegna del cambiamento del nostro Paese, a partire dalla libertà e dall'uguaglianza del lavoro". Ha dichiarato Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, al termine della riunione del direttivo. Con l'appuntamento del 25 ottobre "inizia una stagione, per noi, di conquista di un cambiamento della politica economica del Paese", ha aggiunto Camusso. Un'importante manifestazione alla quale la CGIL spera di incontrare la partecipazione delle altre due Confederazioni: "siamo convinti che su un'idea di cambiamento della politica economica e di allargamento della qualità della condizione di lavoro reincontreremo rapidamente CISL e UIL in un percorso unitario. E' l'augurio che ci facciamo".
"Da Bologna, compatta la Cgil annuncia che il 25 ottobre è la data della #Manifestazione per il lavoro, a Roma, piazza San Giovanni". E' quanto si legge sull'account twitter della Cgil Nazionale. Il sindacato quindi aggiunge, sempre su twitter: "Manifestazione per il cambiamento del nostro Paese a partire dalla liberta' e dall'uguaglianza del lavoro. La scelta di convocare la manifestazione del 25 ottobre non è una scelta di separazione da CISL e UIL. Obiettivo #riunirci".
Il documento conclusivo