"Un accordo che consolida il ruolo pubblico, prevede il coinvolgimento dei territori e delle organizzazioni sindacali e che si pone gli obiettivi di migliorare gli standard di qualità dei servizi resi ai cittadini, mantenere e qualificare l'occupazione e di contenere le tariffe". Così i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Vincenzo CollaGiovanni Luciano e Antonio Foccillo commentano il Protocollo d'Intesa firmato questa mattina a Reggio Emilia con i Comuni capofila del Gruppo Iren, multiutility che opera nei settori idrico, energetico e dell'igiene ambientale, e con Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e coordinatore del Comitato del Patto di sindacato.

Per Colla, Luciano e Foccillo tra i punti qualificanti dell'accordo vi è innanzitutto "la conferma del controllo pubblico del Gruppo", ed è "necessario il mantenimento dell'attuale assetto societario attraverso l'impegno della parte pubblica a non ridurre ulteriormente la partecipazione azionaria, oggi pari al 40% dei azioni bloccate". Particolarmente importante la previsione di attivare "patti di consultazione territoriali a livello provinciale fra le amministrazioni e le organizzazioni sindacali confederali territorialmente competenti", poiché "si va così incontro alle esigenze dei territori e delle popolazioni nel programmare una corretta gestione di beni comuni".

Un altro nodo centrale del Protocollo riguarda gli investimenti sui processi innovativi e sulle competenze e sulla valorizzazione professionale dei lavoratori: "le parti ritengono fondamentale l'impegno del Gruppo sul piano delle politiche occupazionali, anche attraverso percorsi formativi, di addestramento e di collaborazione con i soggetti che operano in tali settori, per uno sviluppo sociale ed economico dei territori coinvolti".

Innovativa poi, spiegano i segretari confederali, la parte che riguarda il ricorso agli appalti, che avverrà "solo in caso di comprovate ragioni tecnico-produttive e nel rispetto di tutte le leggi e di tutte le normative contrattuali vigenti, sia aziendali che nazionali, firmate dalle organizzazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale". In caso di appalto, specificano, "dovranno essere considerate le aziende certificate in ordine a qualità, sicurezza sul lavoro, rispetto dell'ambiente e costituirà requisito indispensabile l'osservanza delle clausole sociali previste". A proposito di clausole sociali, Colla, Luciano e Foccillo sottolineano che per la prima volta in un accordo simile si prevede “l'introduzione nei bandi di gara, in aggiunta a quanto eventualmente previsto dai ccnl di settore, di clausole sociali che producano gli effetti di cui all'articolo 2112 del codice civile., ovvero garantiscano il passaggio senza soluzione di continuità di tutti i rapporti di lavoro con il mantenimento di tutti i diritti contrattuali, previdenziali, legali e di anzianità maturati”.

I dirigenti sindacali affermano infine che "la firma di oggi è ancor più significativa se consideriamo la difficile vertenza che ha interessato il Gruppo dopo la decisione unilaterale dei vertici di disdettare tutti gli accordi aziendali". "Anche per questo - concludono -  aver inserito nel protocollo specifici riferimenti al confronto con le organizzazioni sindacali, non solo sul Piano industriale e sulle politiche occupazionali, ma anche sugli assetti societari, i cicli produttivi e il presidio del territorio, qualifica l'Intesa e la rende propedeutica agli auspicati accordi che le categorie di riferimento dovranno contrattare con il Gruppo nelle prossime settimane".