Il rinnovo della concessione pubblica alla Rai e le risorse economiche a disposizione dell’azienda sono gli argomenti principali emersi, tra gli altri, sia nell’incontro del 19 febbraio fra il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, e i candidati Rsu nelle liste di Slc Cgil che nell’assemblea alla sede Rai di Milano, organizzata dal sindacato per presentare la Carta dei Diritti universali del Lavoro.

Molto sentita l’indicazione dell’importante scadenza della concessione (maggio 2016), e della scelta, da parte del Governo Renzi, di abrogare, nella riforma della Rai, gli articoli  della legge 112 del 2004 e il D.Lgs 177/2005 che definivano i compiti del servizio pubblico generale radiotelevisivo. Rimane pertanto una Rai sospesa ed in balia dell’esecutivo.

Altrettanto spinoso è il tema della certezza delle risorse economiche: il canone Rai sarà pagato in bolletta, ma i dettagli tecnici e dunque i tempi effettivi della riscossione e del versamento delle risorse economiche alla Rai non sono affatto chiari. Senza contare il fatto che parte del canone sarà destinata ad usi diversi dal pagamento del servizio pubblico.

“Il governo, dunque – ha affermato la leader della Cgil, Susanna Camusso - faccia luce sui due temi. I ministeri dello Sviluppo economico e del tesoro diano alla Rai un orizzonte economico certo, che permetta la definizione di un piano industriale e di sviluppo. il governo ed il Parlamento facciano chiarezza sulla concessione e sul contratto di servizio”.