A febbraio scorso è fallita la Ceramiche Pecchioli, uno dei più prestigiosi produttori italiani di piastrelle, riconosciuto a livello mondiale, fondato nel 1895. Fino a gennaio 2015, l'azienda contava 16 dipendenti , la produzione avveniva nello stabilimento di Borgo San Lorenzo (ex Manifattura Chini), dov'era occupata la maggioranza dei lavoratori. Sono state presentate diverse manifestazioni d'interesse, da parte di potenziali investitori, nell’ambito dell’avviata procedura di fallimento: la curatela avrebbe ricevuto tre lettere di intenti per l’acquisizione di parte del complesso aziendale. Sarebbero già in corso contatti per l’approfondimento, la verifica e l’organizzazione di quanto necessario, al fine di valutare i contenuti e la portata di tali interessamenti.

La Camera del lavoro di Borgo San Lorenzo e la Filctem di Firenze, insieme all'amministrazione comunale, hanno incontrato nei giorni scorsi uno dei potenziali investitori. E stamani, in conferenza stampa, hanno spiegato che “l'investitore in questione ha manifestato interesse a mantenere l'azienda sul territorio e a capire le condizioni, anche per salvaguardare i livelli occupazionali. Il progetto sarebbe di fare della Ceramiche Pecchioli una 'piccola Ginori', cioè un'azienda artigianale che andrebbe a far parte di un gruppo multinazionale con potenzialità di sviluppo”.

Cdl e Filctem hanno aggiunto: “Auspichiamo che la curatela mantenga gli impegni presi, cioè concludere la fase delle perizie e delle valutazioni, per poter fare la gara di assegnazione entro aprile. Per quanto ci riguarda, sarà importante verificare con gli organismi della procedura cosa, verosimilmente, ci si potrà aspettare per il futuro dei 16 dipendenti complessivamente impiegati. Dobbiamo salvare questa storica realtà industriale e artistica della ceramica italiana”.