“Il Comitato centrale della Fiom chiede in modo formale alla Fim e alla Uilm di effettuare tra tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori metalmeccanici un referendum ove si possano confrontare, in modalità rigorose e trasparenti, le ragioni del sì e del no all’accordo separato, e il cui risultato sia vincolante per tutti”. Lo si apprende da una nota della sigla di categoria, in cui si dà mandato alla segreteria nazionale “di trarre tutte le conclusioni necessarie sul piano dei rapporti unitari nel caso in cui Fim e Uilm rifiutino questa proposta”.

Per il 30 ottobre, a Bologna, è convocata l’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati metalmeccanici: “In questa assemblea verranno assunte le decisioni di lotta e tutte le iniziative necessarie al massimo coinvolgimento dell’opinione pubblica e delle istituzioni. Sin da ora, il Comitato centrale della Fiom conferma lo stato di mobilitazione permanente e impegna l’organizzazione a continuare, a tutti i livelli, la lotta contro l’accordo separato e contro i danni profondi che esso produce per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”. La Fiom, conclude la nota, “non lascerà nulla di intentato per contrastare gli effetti di questa intesa e per riconquistare con le lavoratrici e i lavoratori un contratto nazionale degno di questo nome”.