Cominceranno il 9 gennaio le proteste dei lavoratori del comparto elettrico della Puglia nell’ambito della mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro indetta da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil. “Non è più possibile registrare, dopo oltre un anno dalla scadenza del contratto, posizioni intransigenti e richieste di ulteriori flessibilità gestionali per la riduzione dei costi” – spiegano i segretari regionali Antonio Frattini, Marco Bernardo e Carlo Perrucci: “Oltre che il superamento di spazi di contrattazione con l'obiettivo di ridurre la funzione e il ruolo negoziale del sindacato su importanti istituti come provvedimenti disciplinari, orari di lavoro, turni, reperibilità e trasferimenti”. Lunedì 9 gennaio sciopereranno i lavoratori degli impianti a biomasse, biogas e termovalorizzatori di Manfredonia e Massafra, e i dipendenti delle centrali Enel di Bari ed Edison di Candela; mercoledì 11 gennaio sarà il turno degli addetti della centrale Alpiq di San Severo; giovedì 12 gennaio si fermeranno i lavoratori delle centrali Sorgenia di Modugno e A2A Energie Future di Brindisi; giovedì 13 si terrà lo sciopero generale e lo stop nella centrale Enel di Cerano.