“Esprimiamo grande soddisfazione per l'elezione di Aung San Suu Kyi al parlamento birmano. Un'affermazione importante, anche per i risultati acquisiti dagli altri candidati della Lega Nazionale per la Democrazia. È stato riconosciuto il coraggio e l'abnegazione di una donna che rappresenta il desiderio e la lotta di un intero popolo per la democrazia”. Lo dice Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

“Come Aung San Suu Kyi stessa ha detto alla vigilia del voto – dice Camusso - siamo ancora lontani da un processo democratico veramente solido, aperto, trasparente, partecipato. L'elezione di Aung San Suu Kyi e di altri esponenti del suo partito è un primo passo, tutto da consolidare, per la costruzione di un paese democratico, libero, dove le persone, inclusi i sindacati, abbiano pieno diritto di organizzarsi e manifestare liberamente, e le enormi ricchezze, oggi concentrate nelle mani degli “amici” dei militari, siano distribuite in maniera più equa, portando la maggior parte della popolazione, oggi sotto la soglia di povertà, a condizioni di benessere”.

“Per questo confermiamo la posizione, propria del movimento sindacale internazionale - conclude il segretario generale della Cgil - che la comunità internazionale, nel nostro caso il governo italiano e l'Unione Europea, pur incoraggiando i passi avanti del governo “civile – militare” in carica, non allenti la pressione diplomatica e delle sanzioni economiche finché il processo democratico non sarà riconosciuto compiuto dalle forze sociali e politiche birmane, così efficacemente rappresentate da Aung San Suu Kyi”.