PHOTO
Dopo gli ultimi 20 anni, l'Italia oggi è "un paese senza progetto", che si trova "in frantumazione e alla ricerca di soluzioni individuali". Per questo adesso "serve un grande governo", il sindacato "farà la sua parte presentando nei prossimi giorni un piano del lavoro". Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, interviene oggi (11 gennaio) sulla situazione politica e sociale italiana, alla presentazione di una ricerca della Fondazione Unipolis (Unipol).
Al nostro paese ora "serve una mobilitazione collettiva - aggiunge -, altrimenti si va avanti con le soluzioni dei singoli". L'ultima grande mobilitazione è stata "il dibattito per l'ingresso del paese nell'Europa e nella moneta unica".
Camusso boccia la proposta del presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, di introdurre un salario minimo europeo. "E' assolutamente coerente con un'ipotesi della Commissione Europea che noi non condividiamo". Un progetto, spiega, che consiste nel "non avere i contratti nazionali ma al massimo una contrattazione di secondo livello. Noi invece pensiamo che il contratto nazionale sia uno strumento insostituibile".
Quindi le prossime mosse del sindacato. A partire dalla presentazione di un piano del lavoro. "Stiamo lavorando - dice - e nei prossimi giorni presenteremo un piano del lavoro perché un progetto del paese deve creare lavoro dignitoso e tutelato e dare soluzioni". Quindi aggiunge: "Noi la nostra parte ce la metteremo, ma non si scappa dal fatto che un grande paese ha bisogno di politica, di governo, di orizzonti collettivi che non sono risolti dalle soli parti sociali".