In Campania "si chiude la prima parte del 2104, con una crisi che ancora morde pesantemente l'intero settore dell'edilizia. Vale per i lavoratori del settore, che non possono ancora oltre sopportare il rinvio "sine die" della creazione di nuovo lavoro e della certezza di mantenere quel poco che è rimasto, e per i quali non è più pensabile di ricorrere ai soli ammortizzatori sociali, e vale per lo stesso sistema delle imprese. Abbiamo bisogno di interventi a breve e medio periodo sul lavoro vero, quello sano e produttivo, che siano in grado di invertire la tendenza negativa di tutti gli indicatori del comparto". Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Fillea Cgil campana, Giovanni Sannino.

"30 mila lavoratori assenti dalla Casse Edili della Campania, cifra che va moltiplicata per tre considerato che non tutte le imprese del settore versano alla Cassa Edile evadendo gli obblighi contrattuali e di legge, centinaia di milioni di salario non prodotto, milioni di ore non lavorate, cassa integrazione in aumento vertiginoso, centinaia di imprese scomparse e molte finite nelle mani della camorra. Abbiamo rappresentato questo quadro recentemente all'Assessore ai lavori pubblici e ai Grandi progetti della Regione Campania Ing. Eduardo Cosenza richiedendo speditezza e certezza per l'operatività dei Progetti e soprattutto dare corso realizzativo alle centinaia di opere previste dalla Delibera di Accelerazione dei progetti in dote alle Amministrazioni Locali".

"Non una lista della spesa - prosegue Sannino -, ma interventi mirati a attivare quegli effetti indispensabili per avere ricadute occupazionali e di innestare la crescita del settore. Dal completamento delle infrastrutture della mobilità, come la Linea 1 e 6, il Rione Terra di Pozzuoli, il Centro Storico di Napoli passando dalle Gare bandite all'apertura dei cantieri, agli interventi sull'edilizia scolastica della regione, alla manutenzione e consolidamento del patrimonio abitativo rilanciando l'esperienza del Progetto Sirena", conclude.