Alessandro Genovesi è il nuovo segretario generale della Fillea Cgil. Lo ha eletto oggi, 21 luglio, a Roma l’assemblea generale del primo sindacato italiano delle costruzioni, con 222 voti a favore su 234 votanti. Sostituisce Walter Schiavella, recentemente eletto commissario straordinario della Camera del lavoro di Napoli

Romano, 38 anni, da un anno responsabile organizzativo del sindacato di Via Morgagni, Genovesi ha cominciato la sua esperienza politica nell'associazionismo studentesco, per collaborare, a meno di vent’anni, con la Cgil nazionale (politiche sociali). Nel 2003 diviene funzionario nel dipartimento politiche attive del lavoro della Cgil nazionale, seguendo in particolare le problematiche del lavoro nero, e tre anni più tardi entra a far parte della segreteria nazionale Slc Cgil, con la delega alle telecomunicazioni. Nel 2011 viene eletto segretario generale della Cgil Basilicata (siglando, tra l'altro, il primo contratto di sito per le attività estrattive); incarico che lascia nel marzo 2015 per approdare alla Fillea.

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“Solidarietà e coesione: questo lo spirito di fondo che deve animare il sindacato, in una società sempre più lacerata e spaventata, in Italia, in Europa e nel mondo”, ha detto Genovesi prima del voto, nella sua relazione programmatica. “Abbiamo bisogno di costruttori di pace - ha continuato -, di chi getta ponti”. E “la Cgil deve essere in campo, nelle piazze, sui posti di lavoro per portare avanti questo messaggio”.

In quest'ottica il neoeletto segretario ha annunciato “lo sforzo di praticare un nuovo sindacato confederale e di categoria”, “per rimettere al centro la persona, in una sorta di nuovo umanesimo, la sua dignità, la sua volontà di contribuire ad una società migliore”. Ma per raggiungere l'obiettivo, ha concluso, “ci deve essere un 'pezzettino' di tutto questo in ogni piattaforma, in ogni trattativa, nello sperimentare forme e dimensioni nuove, in ogni rapporto con il mondo politico, imprenditoriale, sociale”.

I lavori dell'assemblea generale del sindacato degli edili si erano aperti ieri mattina, con i saluti di Walter Schiavella, contenuti in una “lettera” alla Fillea che ha riassunto i suoi otto anni di lavoro nella categoria (qui la sintesi). Un periodo difficile, che ha vissuto la crisi più grave che il settore abbia mai conosciuto. “La tempesta perfetta di una crisi congiunturale di sistema globale come quella del 2008 unitamente ad una crisi strutturale di modello produttivo e di modello di sviluppo”. Ma nella bufera, ha detto Schiavella “abbiamo scelto la rotta della sostenibilità dello sviluppo, del consumo di suolo zero, della legalità del mercato, della regolarità del lavoro, dell'industrializzazione del modello produttivo dei cantieri, dell'innovazione nella pratica contrattuale”.

E i numeri snocciolati dal nuovo commissario straordinario della Camera del lavoro di Napoli lo confermano: 37 contratti collettivi rinnovati unitariamente “in anni di rotture dell'unità confederale e di crisi drammatica”. Circa 1200 accordi aziendali o nazionali per la gestione della crisi, “dai colossi all’impresa edile con 5 dipendenti” ; 10 manifestazioni nazionali unitarie contro le politiche adottate dai governi “per affrontare la crisi e a sostegno delle nostre proposte unitarie per il lavoro e lo sviluppo sostenibile”; 250 circa manifestazioni territoriali per lo sviluppo e l'occupazione.

“Per quanto mi riguarda - ha concluso Schiavella - la Cgil mi ha chiamato ad una nuova complessa e stimolante avventura”. “Sono felice ed orgoglioso di cimentarmi con la sfida di costruire un nuovo autonomo protagonismo della Cgil nella terza città del Paese, capitale di un Mezzogiorno che deve trovare centralità e protagonismo. In questo mio nuovo impegno trovo coerenza col mio percorso, quello compiuto con voi in Fillea e quello che ancor prima mi ha fatto comprendere la complessità di una grande struttura metropolitana quale Roma”.