Presidio oggi (mercoledì 5 febbraio) a Napoli, a partire dalle 9.30 davanti alla sede della Prefettura, dei 33 lavoratori della Selav, azienda che per oltre trent'anni, e fino al 2019, ha gestito il servizio delle lampade votive nei nove cimiteri cittadini. “Per un difetto nell'ultima gara il Comune ha revocato l'appalto all'azienda, facendo un'estensione di appalto alla Citelum, società che già gestisce la pubblica illuminazione della città”, spiega Ciro Alvieri (Fiom Cgil Napoli). La precedente gara d’appalto risale al giugno del 2016, ora tutto è stato rimesso in discussione.

La Selav non ha accettato l’investitura della Citelum, chiedendo a Palazzo San Giacomo l’indizione di una gara d’appalto per l’assegnazione. “Dopo essersi dichiarata indisponibile ad assumere i lavoratori Selav, oggi Citelum si rifiuta anche di sedere al tavolo per cercare di trovare un accordo”, prosegue l'esponente sindacale. Attualmente i 33 dipendenti sono in cassa integrazione e rischiano di perdere il lavoro. Sotto accusa anche il Comune: secondo il sindacato la giunta “non impone il suo ruolo di committente e non ha attuato alcuna strategia a salvaguardia dei lavoratori”.