“A Bologna ci sarà una manifestazione unitaria sull'amianto, un'altra a Palermo, sempre sull'amianto, mentre a Firenze è in calendario l'assembela degli Rls. E poi la mobilitazione degli edili a Roma, alle 15,30 a Montecitorio. È un segno che dobbiamo dare anche alle istituzioni per dire che è intollerabile in questo paese avere un tale numero di morti e di malattie per chi si reca al lavoro tutti i giorni”. Così Sebastiano Calleri, responsabile nazionale salute e sicurezza della Cgil, intervistato da RadioArticolo1 (podcast) sulla Giornata mondiale per la salute e sicurezza, prevista per oggi (28 aprile) .

“Il recente sciopero degli agricoli in provincia di Latina, quasi tutti indiani – prosegue Calleri –, ha evidenziato lo 'strano' comportamento dei datori di lavoro che forniscono alcune sostanze dopanti per riuscire a lavorare dieci, dodici ore al giorno in condizioni di caldo estremo, senza acqua e senza mangiare. Questo è un esempio di violenza sui luoghi di lavoro”.

Motivo in più, sottolinea Calleri, per recarsi ai banchetti della Cgil a firmare la Carta dei diritti e i quesiti referendari: “Sono temi che parlano a chi ha cuore le condizioni dei lavoratori. La ricattabilità e la precarietà estrema, come nel caso degli indiani a Latina, rendono necessario il buon esito della nostra iniziativa per garantire a tutti le stesse condizioni sul posto di lavoro”.

Da questo punto di vista, conclude, “ha bisogno di essere attuato anche l'accordo molto importante sulle molestie nei luoghi di lavoro che la Cgil ha firmato insieme a Cisl e Uil con la Confindustria. Nei prossimi mesi bisognerà incontrare le associazioni imprenditoriali a livello locale per fissare una volta per tutte le procedure che permettano di far uscire le lavoratrici e i lavoratori da percorsi nocivi per la loro salute”.