"In questi ultimi giorni, è salito agli 'onori' delle cronache un call center a Taranto che applica condizioni che l'Slc territoriale ha denunciato, perché assimilabili al caporalato. Questa vicenda è l'ennesimo preoccupante segnale di allarme di un settore che ha bisogno di una svolta decisa." Così una nota della segreteria nazionale Slc.

"Serve maggiore vigilanza da parte delle istituzioni, maggiore trasparenza e certezza delle regole, oltre che un impegno più deciso da parte di tutti i player del settore, per invertire la tendenza derogatoria che causa dumping e concorrenza sleale, a partire dai committenti, che attraverso la politica dei prezzi determinano in larga parte le scelte della filiera", prosegue il messaggio sindacale.

"L'Slc – chiude il comunicato – proseguirà il suo impegno per la regolamentazione del settore e auspica che il tavolo di monitoraggio del ministero dello Sviluppo economico si attivi al più presto".