Lo sfratto, una delle principali componenti del dramma sociale dell’emergenza abitativa, nel territorio bolognese negli ultimi 10 anni ha coinvolto circa 15.000 famiglie, la maggior parte delle quali caduta in morosità perché non è più riuscita a pagare l'affitto. "Questi sono i numeri di un dramma che è il risultato della progressiva scomparsa di risorse destinate alle famiglie in affitto, che in numero crescente non riescono più ad affrontare una crisi durissima ed un livello degli affitti insostenibile, e, mentre il Governo e il Parlamento guardano solo alla casa in proprietà, centinaia  di famiglie hanno perso o rischiano di perdere la loro abitazione". Così, in una nota, Sonia Sovilla, della segreteria Cgil Bologna, e Mauro Colombarini, della segreteria Sunia di Bologna

"I Comuni, da parte loro, incontrano sempre più difficoltà a far fronte anche alle situazioni più estreme del disagio abitativo, mentre nulla si sa dell'esito delle iniziative volte a permettere ai Comuni di usare il patrimonio statale inutilizzato per finalità abitative - continua il comunicato -. Nel 2014 (dati ministero dell'Interno) presso il Tribunale di Bologna sono stati convalidati 1500 sfratti, il 95% dei quali per morosità. Stando alle prime rilevazioni questi dati verranno confermati anche per il 2015".

"Nell'anno appena passato - scrivono i sindacalisti –, a temperare la tensione sul fronte sfratti, un ruolo positivo nel nostro territorio l'hanno svolto le misure antisfratto previste dal Protocollo Prefettizio per le situazioni di morosità incolpevole. Il Sunia, che insieme ad altri sindacati inquilini, in base agli impegni sottoscritti, è stato chiamato a svolgere il compito di mediazione tra proprietari e inquilini per promuovere l'adesione al Protocollo, nel 2015 è intervenuto su oltre 200 situazioni di sfratto, sia per favorire la rinuncia alla convalida, sia per promuovere il differimento dell'esecuzione".

Di questi 200 interventi la metà ha avuto un esito negativo, per vari motivi (indisponibilità del proprietario, insussistenza della condizione di morosità incolpevole, impossibilità dell'inquilino a fare fronte agli impegni successivo all'accordo, ecc), mentre sono state portati a buon fine 100 interventi, così distribuiti:

1) Rinuncia allo sfratto: conclusi dal SUNIA n° 65    (su un totale di 103)                                   

n° 21 Bologna (su un totale di 57)

n° 44 altri Comuni (su un totale di 46)          

2) Differimento dell'esecuzione (da 6 a 12 mesi): conclusi dal SUNIA n° 35 (su un totale di 40)           

n° 18 Bologna (su un totale di 23)

n° 17 altri Comuni (su un totale di 17)                                  

"Un risultato significativo, se si considera che il Protocollo nella nuova versione è diventato operativo solo a marzo 2015, che ha permesso di impiegare circa il 60% delle risorse a disposizione, contro il 20% della media nazionale. Un risultato che potrà ancora migliorare se le amministrazioni, mentre stanno per arrivare in Regione i fondi 2016 (€ 5.945.946 di cui per Bologna circa € 800.000), sapranno apportare all'impianto attuale i necessari correttivi, sia per quanto riguarda la destinazione e la misura degli aiuti economici, sia per quanto riguarda le  procedure", conclude la nota.