Nell'incontro di ieri (28 aprile) presso il ministero dello Sviluppo economico a Roma riguardo alla vertenza Bialetti si è registrata la unanime richiesta di tutte le parti convenute (istituzione locali, nazionali, regionali, organizzazioni dei lavoratori e delle parti artigianali) affinché l'azienda riveda la decisione di delocalizzare il sito di Omegna (Verbano) e, contemporaneamente, di aprire una trattativa mirata a rendere più competitiva e radicata ad Omegna la Bialetti con il sito produttivo ad oggi presente. Lo riporta una nota congiunta di Fiom, Fim e Uilm.

"La risposta iniziale di Bialetti - spiegano i sindacati - è stata negativa ed ha ribadito la posizione già nota sulla chiusura del sito produttivo illustrando le motivazioni, false, della decisione di portare via da Omegna lo stabilimento. Abbiamo ribadito la indisponibilità ad un accordo che escluda il mantenimento della fabbrica di Omegna.  Il ministero ha chiesto all'azienda di rivedere la posizione e ha comunicato che chiederà la presenza della proprietà per il prossimo incontro già fissato per il giorno 12 maggio prossimo. Fim Fiom Uilm convocherà i lavoratori domani in assemblea dalle ore 10 per decidere nuove forme di mobilitazione".