I metalmeccanici di Bari e provincia, rappresentati dai segretari Saverio Gramegna (Fiom) Donato Pascazio (Fim) e Andrea Losito (Uilm), hanno tenuto la riunione sulla delicata e spinosa vertenza della fabbrica Bfm nella sede dell'assessorato al Lavoro della regione Puglia. La società Dt, attuale proprietaria, ha annunciato ufficialmente di non voler continuare l'attività produttiva in Bfm, e di aver depositato presso il tribunale di Bari la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo ex articolo 161, comma 6, Rd n. 267/42. Inoltre, la Dt, dichiarando la sua sensibilità per la condizione che si é venuta a creare, si é detta disponibile a pensare a strumenti di ammortizzatori sociali, nonché a corrispondere la quota parte del salario di ottobre, ma solo in ragione della fuoriuscita dallo stabilimento del materiale utile per essere venduto.

I sindacati hanno accolto con grande amarezza l'annuncio dell'avvio della procedura di concordato preventivo, e quindi l'ufficiale blocco dell'attività produttiva, che può significare la fine definitiva per uno stabilimento storico di Bari e della Puglia. "La disponibilità aziendale a mettere mano ad ammortizzatori sociali arriva dopo quasi tre mesi – denunciano Fiom, Fim e Uilm locali –, perché è stata da noi chiesta fin dall'inizio di settembre; oggi, alla luce della procedura avviata, la possibilità di cassa integrazione crediamo sia piuttosto prerogativa del Tribunale, avendo in questo caso la Dt dichiarato ufficialmente la sua volontà di cessazione dell'attività produttiva".

"Per di più – continuano i sindacati –, questa sensibilità è accompagnata da una richiesta precisa di vendita di materiale dai lavorati prodotti, quegli stessi lavoratori che vengono abbandonati per strada. É questa una condizione che può far pensare, certamente per quanti sono in malafede, a un ricatto. Abbiamo rigettato le generosissime offerte di accordo proposte e in accordo con l'assessorato regionale si è aggiornato il tavolo di trattativa a breve, a stretto giro con quelle che saranno le scelte e le decisioni del Tribunale".

I metalmeccanici baresi fanno appello alle Istituzioni tutte del territorio e ai loro rappresentanti, al fine di non far mancare la loro vicinanza e contributo materiale per portare il negoziato a una risoluzione positiva. Nei prossimi giorni saranno avviate manifestazioni pubbliche per socializzare e solidarizzare sulle vertenze irrisolte del mondo del lavoro.