Con un comunicato sindacale diffuso oggi (15 ottobre), la Rappresentanza sindacale Fiom Cgil alla Tenaris Dalmine chiede che al più presto vengano convocate assemblee unitarie all’interno dello storico stabilimento. I delegati Fiom intervengono dopo la firma dell'ultimo accordo separato da parte di Fim e Uilm, che introduce nel settore metalmeccanico lo strumento delle deroghe e soprattutto dopo che la Fim Cisl di Bergamo, attraverso i mezzi di informazione, ha dichiarato che nello stabilimento della Tenaris a Dalmine le deroghe sarebbero già state introdotte da molti anni, e con il consenso anche della Fiom Cgil.

“Sono affermazioni assolutamente false e offensive, non solo nei confronti dei delegati sindacali ma soprattutto nei confronti dei lavoratori della Tenaris, che in questi anni con l'attività sindacale e la mobilitazione, hanno consentito di sottoscrivere accordi sindacali importanti e unitari, approvati con il voto dei lavoratori e che non hanno nulla a che fare con le deroghe” si legge nella nota. “Si tratta di dichiarazioni irresponsabili, che mettono a rischio i rapporti unitari tra le diverse organizzazioni sindacali”.

Le affermazioni della Fim Cisl
di Bergamo sono state fatte “esclusivamente per nascondere un altro  accordo peggiorativo appena sottoscritto, senza il mandato e senza sottoporlo al voto dei lavoratori” continua la nota. Ecco perché la Rsu Fiom Cgil le definisce “gravi e false” e ritiene opportuno che si svolgano assemblee unitarie per un chiarimento.

“Sono due le questioni a cui
Fim Cisl ha fatto riferimento” spiega Eugenio Borella, segretario generale della Fiom Cgil di Bergamo. “La prima è quella dello sciopero in acciaieria: al proposito ricordiamo che per quanto riguarda la regolamentazione degli scioperi in Dalmine non c’è alcun accordo sindacale sottoscritto, bensì una lettera di intenti che non deroga nulla rispetto al diritto del sindacato e dei lavoratori di scioperare".

"L’altra questione riguarda l’orario
di lavoro: non ci pare proprio che possa essere scambiato per deroga un accordo sindacale del 1995 che riduce l’orario in acciaieria a 35 ore pagate, però, come fossero 40, per di più con un riflesso positivo anche dal punto di vista occupazionale. Non ci sembra che quanto fatto dalla Fim a Pomigliano né tanto meno quanto sottoscritto nell’ultimo accordo separato con Federmeccanica, cioè l’introduzione delle deroghe nel nostro settore, abbia nulla a che fare con gli accordi firmati anche da noi in Tenaris”.