“Nella nostra realtà assistiamo ancora oggi a licenziamenti discriminatori nei confronti delle donne. Capita nella mia provincia che nel momento in cui il datore di lavoro viene a conoscenza della maternità, procede subito al licenziamento. Per questo abbiamo aperto uno sportello che prova a dare informazioni alle donne che si trovano in queste condizioni”. Così, Rosita Galdiero, giovane segretaria generale della Cgil di Benevento, intervistata da RadioArticolo1 in occasione della giornata dell’8 marzo. 

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Capita spesso, aggiunge la sindacalista, “che anche all'interno dello stesso sito le donne non vengano pagate come gli uomini che lavorano al loro fianco: è forte la ‘cultura’ per cui è normale che la donna guadagni di meno. Stiamo provando a smontare questo sistema attraverso del protocolli: l'anno scorso, proprio in occasione della festa della donna, abbiamo aperto un tavolo di confronto con le istituzioni locali per dotarci di un tavolo permanente che tenga sotto controllo la situazione monitorando i singoli luoghi di lavoro”. L’attività sindacale, però va avanti: “Siamo riuscite a far reintegrare tre donne licenziate a seguito della maternità e, in alcune aziende di appalti, a far corrispondere alle lavoratrici una retribuzione che fosse equa e proporzionata al lavoro svolto”.

Le donne, purtroppo, sono anche vittime del lavoro più povero e precario. “Anche a Benevento – attacca Galdiero – è esploso lo strumento dei voucher, basti pensare alle colf, alle badanti e alle lavoratrici che operano in agricoltura. E poi c’è tutta la partita del lavoro sommerso: “Nella metà delle aziende ispezionate dagli organi preposti il 49% delle irregolarità è riferibile alle donne che o non sono coperte integralmente dal contratto o sono completamente al nero. Una situazione tipica è quella di una donna della mia provincia assunta con un contratto part-time a 4 ore giornaliere che di fatto ne svolge otto. Situazioni molto diffuse che per l’estrema debolezza si ha una grande paura di denunciare”.

Infine, una battuta sulla Carta dei diritti universali del lavoro: “Nelle tante assemblee che abbiamo tenuto ho avuto modo di vedere come le lavoratrici e i lavoratori vogliono mettersi in discussione e dare un contributo affinché il lavoro torni a avere un ruolo centrale all'interno della vita di ciascuno di noi”.