Circa 12,2% giovani di sesso maschile tra 15 e 19 anni gioca d'azzardo in modo problematico e il 5,6% in modo patologico, mentre ben il 47% degli studenti ha giocato almeno una volta nell'ultimo anno e fra questi 650.000 erano minorenni. A fare il punto sul coinvolgimento dei giovani, incrociando dati del Cnr e della relazione annuale del Dipartimento politiche antidroga, è Matteo Iori, presidente del Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d'azzardo (Conagga), intervenuto al convegno "Non ti azzardare. La sottile linea che separa gioco e malattia", organizzato presso la Camera dei Deputati. Lo riporta l'agenzia Ansa.

Per tutelare le categorie più a rischio, come i minorenni e “i ceti più poveri e meno istruiti, quindi più attratti dall'idea di cambiare improvvisamente la loro vita”, ha spiegato Iori, andrebbero ridotti gli espedienti per indurre alla dipendenza che vengono utilizzati, ovvero “suoni, luci, velocità e altre caratteristiche pensate per far perdere la percezione del tempo, come la mancanza di orologi negli ambienti in cui si gioca”.