"Gli articoli di stampa che si susseguono su Atac e sul sistema di mobilità della nostra regione - l'ipotesi di project financing per ristrutturare e gestire la Roma-Lido, Atac raccontata come azienda allo sfascio, e infine la nomina di un amministratore, non si sa bene con quale programma - dimostrano come non ci sia alcuna volontà d'intervenire con una visione di sistema in grado di guardare al futuro”. Così, in una nota, Eugenio Stanziale, segretario generale della Filt di Roma e del Lazio.

"La mobilità a Roma e nel Lazio è un'emergenza nazionale. Per questo, chiediamo un tavolo istituzionale che metta insieme Comune, Regione e Governo, e si confronti con le organizzazioni sindacali. Bisogna ricordare che proprio il sindacato è l'unico ad aver avanzato una proposta concreta, quella di costituire un’azienda unica regionale di trasporto efficiente, che, mettendo insieme gomma, ferro e metro, sia in grado di programmare un sistema di mobilità, capace di consegnare al nostro territorio un servizio di trasporto sostenibile ed efficiente, commisurato ai bisogni reali e alle necessità dei cittadini, e non agli interessi di qualcuno. Siamo ancora in attesa di risposte dalle istituzioni a seguito dell’ultimo incontro in Campidoglio che ormai risale al 31 luglio scorso", aggiunge il dirigente sindacale.

"Il sindacato confederale, così come le sue articolazioni aziendali, non può essere solo e soltanto quella parte sociale che, tra difficoltà di ogni tipo, interviene per risolvere le emergenze, all'ordine del giorno in questa regione. Al sindacato si chiedono continue assunzioni di responsabilità, mentre intorno succede di tutto e di più. Un servizio migliore ai cittadini e la razionalizzazione del settore saranno possibili esclusivamente con il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici e di chi li rappresenta, intorno a un progetto condiviso. Il costo più alto che i cittadini e i lavoratori hanno pagato in questi anni è dovuto soprattutto all’insipienza della politica, più interessata alla gestione spicciola e al consenso elettorale, che ad avviare nel Lazio un sistema di mobilità virtuoso", conclude l'esponente della Filt.