PHOTO
I recenti e frequenti infortuni, anche se di lieve entità, che stanno avvenendo all’interno del sito ThyssenKrupp-Acciai Speciali Terni, ripropongono con forza il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. La richiesta arriva da Fiom, Fim, Uilm, Fismic e Ugl di Terni. "Registriamo oggi, a nostro avviso, un approccio superficiale su questi temi che, a differenza del passato, non vede un sistema di relazioni costruttivo e partecipativo al fine di mettere in campo azioni condivise per evitare il persistere di situazioni di rischio che stanno generando incidenti ed infortuni", continua la nota.
"Il cambiamento nelle modalità di approccio al lavoro, i ritmi, i turni e la richiesta sempre più pressante di efficienza richiedono necessariamente anche un nuovo approccio sui temi della sicurezza, per accompagnare il suddetto cambiamento con pratiche lavorative efficaci a tutela delle maestranze – aggiungono le tre sigle –. È piena testimonianza di quanto sopra detto il mancato rinnovo, ad oggi, del Protocollo sulla sicurezza siglato all’interno del sito ThyssenKrupp-Acciai Speciali Terni nel febbraio 2008, con miglioramenti nei rinnovi successivi. Un accordo che ha rappresentato un’esperienza avanzata di relazioni sindacali sui temi della sicurezza, tra le migliori nel panorama nazionale".
Per i sindacati "è paradossale che siano passati tre mesi dall’ultimo incontro in prefettura e, ad oggi, non si siano più svolti incontri con l’obiettivo di aggiornare e migliorare il Protocollo, attualizzandolo rispetto alle esigenze e alle criticità presenti oggi nel sito St. Questo è ancora più incomprensibile a fronte di una proposta da parte delle organizzazioni sindacali, esplicitata in prefettura, a procedere alla riscrittura di un nuovo accordo, che oltre a confermare quanto fatto, affronti anche i temi della salute e dell’ambiente, con l’obiettivo di qualificare, con il nuovo protocollo Sas (Salute Ambiente Sicurezza), le azioni da mettere in campo nel sito, sia per i lavoratori ma anche per l’interesse generale cittadino".
"Auspichiamo che i diversi attori, protagonisti del vecchio Protocollo sulla sicurezza, condividano con noi la necessità di lavorare per un nuovo Protocollo. Speriamo che accanto ai tanti annunci e ai tanti buoni propositi si trovi anche lo spazio per un confronto serio su questi temi, che individui impegni reciproci precisi e dia concretezza ad una azione coordinata di tutti i soggetti protagonisti", conclude la nota.