Sull'articolo 18 "mi auguro che il ministro Fornero, il Governo Monti, cambino idea". Lo ribadisce Carlo De Benedetti, presidente onorario di Cir e presidente de L'Espresso, esprimendo la sua contrarietà all'eliminazione della tutela, nella convinzione comunque che ci debba essere "mobilità sia in entrata che in uscita". Il dibattito è solo ideologico, si "spaccia per mobilità quelle che sono ideologie" sottolinea De Benedetti portando il caso concreto del gruppo L'Espresso che "in tre anni ha mandato via 800 persone su 3mila, con l'art.18: non venite a menarla che l'America non investe in Italia perché c'é l'articolo 18, sono fandonie". "Io sono per la mobilità in entrata e in uscita" ha aggiunto ricordando il progetto della Fondazione De Benedetti sull'apprendistato che prevede una flessibilità per 3 anni. In quel caso "non sei precario ma se impari un lavoro, l'imprenditore non ti manda via". E quella in uscita "c'è già".