La sorte di migliaia di persone è appesa a un filo, ed è nelle mani di una multinazionale. Ne è convinta la Fiom di Taranto, sulla situazione di stallo nella vertenza dell'Ex Ilva tarantina. "In queste ore si sta decidendo il futuro di migliaia di lavoratori e dei cittadini per a farlo non è il governo, bensì la multinazionale. ArcelorMittal ha un unico obiettivo: chiudere la fabbrica e consegnare uno stabilimento senza alcuna prospettiva". È quanto afferma Francesco Brigati della segreteria Fiom cittadina e coordinatore Rsu dello stabilimento siderurgico di Taranto.

A seguito di un sopralluogo effettuato dalla Fiom Cgil presso i parchi minerali, infatti, è evidente che ArcelorMittal ha individuato il percorso migliore per eliminare un competitor importante come l'Ilva di Taranto. Infatti, oltre ad aver acquisito quote di mercato, adesso sta lavorando per lo spegnimento degli impianti a partire dalla mancanza di approvvigionamento delle materie prime necessarie a mantenere in marcia gli impianti".

Al sindacato "risulta - osserva Brigati - che l'azienda abbia interrotto lo sbarco di materie prime presso lo stabilimento di Taranto e dirottato le navi verso altri siti del gruppo Mittal Europa. Un piano geniale e fruttuoso per la multinazionale. Pertanto, qualora dovesse ritornare lo stabilimento siderurgico nelle mani di Ilva in As non ci sarebbe piu' nulla da fare, in quanto ci vorrebbe più di un mese per reperire la materia prima necessaria al funzionamento degli impianti". La Fiom Cgil ritiene quindi "indispensabile un celere intervento da parte del governo per impedire alla multinazionale di lasciare gli impianti con danni irreversibili". “Tutto sta marciando al minimo regime, prossimo step la fermata" conferma Biagio Prisciano, segretario Fim Cisl Taranto.

Intanto è conto alla rovescia per il deposito del ricorso cautelare e d'urgenza da parte dei legali dei commissari dell'ex Ilva per sostenere la mancanza delle condizioni giuridiche per il recesso del contratto di affitto, preliminare all'acquisto, chiesto da Arcelor Mittal con l'atto di citazione depositato ieri in Tribunale a Milano. Gli avvocati dei commissari stanno infatti limando il ricorso che dovrebbe essere presentato fra domani e venerdì. La commissione Finanze della Camera ha invece giudicato inammissibili gli emendamenti presentati da Italia Viva e Forza Italia per reintrodurre lo scudo penale per l'ex Ilva. In base a quanto si apprende la motivazione sarebbe l'estraneità di materia.