Basta ai morti sul lavoro, agli appalti che calpestano i diritti, al caporalato e allo sfruttamento. Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna si ritroveranno sabato 22 ottobre a Piacenza, per un corteo che da piazzale della Libertà (alle ore 14) percorrerà le vie cittadine per concludersi in piazza Cavalli, dove si terranno i comizi di Giovanni Luciano (segretario nazionale Cisl), Giuliano Zignani (segretario generale Uil Emilia Romagna) e Vincenzo Colla (segretario generale Cgil Emilia Romagna).

"La piazza di Piacenza vedrà migliaia di lavoratori, in quella città dove abbiamo visto sfruttamento e intimidazioni, con il drammatico epilogo della morte dell'operaio della Gls travolto da un tir” ha detto Vincenzo Colla presentando l’iniziativa: “Dopo la nostra solidarietà dobbiamo portare risultati, proposte e verità, e dare voce ai lavoratori. La manifestazione è un messaggio anche all'Assemblea legislativa, perché il testo unico sulla legalità è un passaggio fondamentale: la legge va varata al più presto, al massimo entro la metà di novembre. Il governo regionale ha dimostrato che, quando vuole, può approvare le leggi in tempi brevi, ora dia una corsia preferenziale a questa".

In Emilia Romagna si registra un aumento degli infortuni sul lavoro: da gennaio a luglio ci sono stati 49.300 incidenti in regione, di cui 76 mortali, mentre nello stesso periodo del 2015 erano stati 46. E di questi 76 infortuni mortali, 15 sono avvenuti nell''area metropolitana di Bologna. Per Vincenzo Colla “va modificato il Codice degli appalti, prevedendo la clausola sociale e il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa anche per gli appalti inferiori a un milione di euro, che sono l'80 per cento di quelli pubblici". Infine, chiude il segretario generale Cgil Emilia Romagna, "vanno rinforzati sia i servizi ispettivi e repressivi sia la contrattazione, altrimenti temiamo che la situazione possa finire fuori controllo".