Con 590 voti favorevoli e 473 contrari (pochi gli astenuti) vince il sì all'accordo su Almaviva anche per la sede di Roma. Questo l’esito del referendum indetto dalla Cgil Roma e Lazio. La votazione si è svolta il 27 dicembre, dalle 10 alle 17, nella sede sindacale della capitale e ha visto la partecipazione di quasi 1.100 dipendenti del call center su 1.666, un numero molto alto vista la giornata che cade durante le festività. Con questo risultato, quindi, dovrebbe essere estesa anche alla sede romana, e non più solo a quella di Napoli, l'intesa tra Almaviva Contact e le organizzazioni sindacali sottoscritta qualche giorno fa al Mise.

“Il risultato impegnerà tutti nella ricerca di una soluzione che scongiuri i licenziamenti”, aveva detto la Slc Cgil prima del voto. L'azienda che gestisce call center ha già iniziato a far partire le lettere di licenziamento dirette a 1.666 lavoratori. Ora bisognerà vedere se sarà disponibile a trovare una soluzione, come avvenuto per la sede partenopea.

Le Rsu di Roma avevano chiesto di interrompere la trattativa per far esprime i lavoratori, mentre le Rsu di Napoli, la sera del 21 dicembre, avevano firmato l'intesa al ministero dello Sviluppo economico che prevede la cassa integrazione da gennaio per tre mesi (gennaio a zero ore, febbraio al 70%, marzo al 50%) e la garanzia, entro il 31 marzo prossimo, di arrivare a un accordo che dovrebbe però portare a una riduzione sia costi sia dei salari.

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