Appena concluso l’incontro al Mise per il futuro dell’Alcoa, “accompagnato” dalla venuta degli operai in ambasce per il proprio destino dopo il tira e molla di Glencore. La stessa Glencore, spiega Michele Carrus, segretario generale della Cgil Sardegna, presente all’incontro, “sembra fuori dai giochi, ma si apre uno scenario nuovo sulle prospettive dello stabilimento Alcoa: Invitalia farà da filtro tra la multinazionale e un potenziale acquirente, compiendo un lavoro di scouting nazionale e internazionale per trovare un soggetto adeguato, e poi ne sosterrà il piano di rilancio con investimenti ad hoc, così come previsto nelle funzioni dell’agenzia governativa”.

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“Apprezziamo il fattivo impegno del governo che mette in campo il ruolo di Invitalia come garante delle trattative di vendita – ha detto Carrus precisando che ora si attende, a strettissimo giro, l’assenso di Alcoa alla proposta che, ovviamente, congelerebbe lo smantellamento dello stabilimento già annunciato dalla multinazionale”..

Per la Cgil, che aveva già sollecitato una risposta chiara e definitiva da parte della Glencore, il confronto di oggi (13 settembre) apre un percorso che avrà la massima attenzione del sindacato a tutti i livelli: “Vigileremo – ha detto Carrus appellandosi anche a un fattivo e costante interessamento della Regione - su tutti i passaggi che devono essere compiuti in tempi stretti per portare all’unico risultato auspicato, il riavvio delle produzioni e la salvaguardia dei livelli occupazionali in un settore strategico per il Paese, quello dell’alluminio, o comunque nell’ottica di una riconversione produttiva che restituisca dignità e lavoro a un territorio in estrema difficoltà”.

Al tavolo è stato confermato l’impegno del ministro sul riconoscimento ufficiale delle aree di crisi complessa. Tale atto è funzionale agli investimenti per il rilancio produttivo, oltre che all'adozione di misure specifiche di sostegno al reddito per i lavoratori, annunciate dal Governo. Fra due settimane ci sarà un nuovo incontro, e non è escluso che si svolga in Sardegna.

Fiom: il governo cerca un nuovo acquirente

"Il ministro ha informato il tavolo del fatto che non esiste più l'interessamento di Glencore e di aver chiesto ad Alcoa di sospendere lo smantellamento e garantire un periodo di tempo necessario all'individuazione di un nuovo acquirente per lo smelter di Portovesme, operazione nel quale il governo si porrebbe come 'filtro pubblico'". Lo afferma la Fiom in una nota. Per Rosario Rappa, segretario nazionale, "in attesa della risposta di Alcoa alla proposta fatta dal ministro riteniamo positivo che il Governo, imprimendo alla vertenza un cambio di passo, abbia deciso di farsi carico dell'individuazione di un nuovo acquirente". Il sindacalista prosegue: "Siamo al contempo consapevoli che non è stato ancora raggiunto nessun risultato e che la vera svolta si avrà se Alcoa risponderà positivamente alla richiesta del governo". Rappa quindi conclude: "Apprendiamo infine che il Sulcis sarà riconosciuto come 'area di crisi complessa', mettendo così a disposizione risorse per il reinsediamento industriale." Il prossimo incontro di aggiornamento si terrà in Sardegna.

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