“La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge sulle Agenzie Fiscali e del Territorio è un duro colpo al sistema di controllo di legalità, una battuta d’arresto sul fronte della lotta all’evasione fiscale”. Lo dichiarano in un comunicato congiunto le segreterie nazionali della Fp Cgil, della Fp Cisl e della Uil Pa.

“Gli interventi contenuti nel decreto legge, mai illustrato dal governo – prosegue il comunicato –, incideranno negativamente sulla lotta all’evasione fiscale e sulla generale capacità del sistema di accertamento e controllo dei fenomeni evasivi ed elusivi. Chiudere le Agenzie del territorio, accorpare alle Agenzie fiscali enti e strutture che nulla hanno a che vedere con la loro funzione principale, altro non produrrà che disorientamento fra le lavoratrici e i lavoratori, nelle organizzazioni del lavoro, nelle mission degli enti. Un indebolimento organizzativo e operativo che rischia di avere drammatici effetti sulle entrate, a fronte di un non meglio precisato e fortemente dubbio risparmio, tutto da verificare”.

“Questa scelta miope e contraddittoria del governo – si legge ancora nel comunicato – è resa ancora più evidente dalla scelta di legiferare con lo strumento del decreto d’urgenza sulla soppressione di alcuni presidi territoriali e rimandare le scelte operative e concrete su organici, funzioni e risparmi a un termine di 90 giorni a partire dalla data di conversione del decreto in legge, vale a dire a fine anno”.

“Lasciare per circa 6 mesi uffici, lavoratrici e lavoratori, procedure e attività nel limbo dell’indeterminatezza – conclude il comunicato – è la scelta concreta che il governo ha voluto assumere con questo decreto. Una bella operazione di motivazione e di difesa delle professionalità interne, non c’è che dire. Quelle stesse professionalità, quelle stesse lavoratrici e lavoratori per i quali, ad ogni episodio di pressione sociale, di vandalismo o minacce si declama il valore e l’importanza del ruolo sociale”.

Nel confronto con il Presidente Monti che inizierà la prossima settimana sulla spending review i contenuti di questo decreto, fino ad oggi sconosciuto nell’articolato, saranno oggetto di una prima discussione e di richieste di modifiche da parte dei sindacati, comprese quelle che riguardano i tagli lineari agli organici e alle sedi del Ministero Economia e Finanza, sempre contenuti nel decreto stesso.