“L’Agenzia unica non faccia funzionare peggio i servizi ispettivi, ma soprattutto tenga conto dei lavoratori e delle lavoratrici”. È questa la posizione comune assunta dalla Cgil e dalla Società nazionale degli operatori della prevenzione negli ambienti di lavoro (Snop), riguardo il progetto del governo, contenuto nella legge delega sul Jobs Act, di riunire in una sola struttura i servizi ispettivi di ministero del Lavoro, Inps e Inail. Il provvedimento doveva essere portato venerdì 20 all’esame del Consiglio dei ministri sotto forma di decreto attuativo, ma l’esame è stato rimandato a una prossima riunione di governo, uno slittamento ovviamente molto apprezzato dai sindacati.

Le maggiori preoccupazioni, per il responsabile Sicurezza della Cgil nazionale Sebastiano Calleri e la presidenza Snop,
sono “le competenze e le attribuzioni della costituenda agenzia, nonché la sua organizzazione pratica”. Secondo le due organizzazioni “i presupposti per un servizio efficiente di ispezione sono la formazione specifica degli operatori, un efficace coordinamento e risorse che siano sufficienti. Non può essere accettabile che la riorganizzazione sia l’occasione per effettuare tagli consistenti alle risorse e ai salari dei lavoratori”. La riorganizzazione, dunque, deve tenere conto “dei lavoratori e delle lavoratrici che, nel contesto produttivo, sono i soggetti che vanno in via prioritaria salvaguardati, soprattutto dall’inosservanza delle norme del d.lgs. 81”.

Non bisogna perdere di vista, concludono Cgil e Snop, l’importanza del “coordinamento con le attività ispettive delle Asl, che debbono peraltro essere sviluppate in una logica di valorizzazione delle sinergie con le competenze ambientali e di sanità pubblica”. In questo senso, avvisano gli autori del comunicato, questo provvedimento “potrebbe portare a una duplicazione di sistemi di vigilanza, e con forte rischio di inefficacia degli interventi”.

Lo slittamento del varo del provvedimento è stato salutato con soddisfazione dalla Fp Cgil
, fortemente impegnata in questi giorni in assemblee, volantinaggi e presidi contro la misura del governo. “L’Agenzia unica ispettiva può essere uno strumento utile per combattere in modo organizzato, efficiente e sistematico le illegalità nei luoghi di lavoro” commenta il segretario nazionale Salvatore Chiaramonte: “hanno quindi fatto bene governo e ministro Poletti a rimandare l’approvazione di un decreto inefficace, quando non dannoso, e che ridurrebbe la presenza sul territorio, gli organici degli ispettori e la capacità di intervento”. Chiaramonte ha dichiarato la disponibilità del sindacato a discutere nel merito, con l’obiettivo di “rendere il sistema ispettivo più efficace, purché si comprenda la complessità della questione e la si affronti senza far pagare come sempre i lavoratori”.