È fissata per questa mattina alle 10 la teleconferenza sul piano industriale di Arcelor Mittal. La situazione è molto confusa e le tensioni aumentano tra i lavoratori a Taranto e in tutti gli altri stabilimenti siderurgici dopo lo sciopero e le manifestazioni di ieri. Su Collettiva.it video da Taranto e servizi:  Venerdì sera, quando è arrivato il piano industriale di Lucia Morselli, il Mise ha deciso di non renderlo pubblico - nessuno vuole dare cattive notizie, specie se in mano non ha alternative- e le indiscrezioni di stampa sono uscite tutte da fonte aziendale, specie da Taranto. Sabato Patuanelli ha annunciato un fantomatico «piano nazionale dell'acciaio» che affronti le altre crisi siderurgiche: oltre all'ex Ilya e i suoi 11 mila dipendenti c'è Terni che i tedeschi di Thyssen vogliano vendere e Piombino con gli altri indiani di Jindal in ritardo pauroso sul piano industriale. Sui quotidiani è lunga la lista dei titoli sulla ex Ilva. Tra questi: Sul Sole 24 ore scrive Domenico Palmiotti (p. 6), Fabio Savelli sul Corriere della Sera (p.19) Marco Patucchi su Repubblica a pagina 25, Roberta Amoruso a pagina 2 del Messaggero. Su La Stampa scrive Paolo Baroni (p.21), Massimo Franchi sul manifesto a pagina 3 e Gilda Ferrari sul Secolo XIX (p.14). Nel servizio di Franchi sul manifesto la dichiarazione della segretaria generale della Fiom, Francesca Re David: «Dal governo non è arrivata nessuna risposta su come intende procedere in questa grave situazione di abbandono degli stabilimenti e di crisi occupazionale. Nessuna risposta su quale progetto anche alternativo di ingresso dello Stato. Invece è necessaria una svolta radicale nel metodo e nel merito. Deve essere chiaro che per noi resta valido l'accordo sindacale del 6 settembre 2018 che prevede la piena occupazione»

Un premier sotto attacco alla vigilia degli Stati Generali

Gli Stati Generali dell’economia, tanto contestati sia dai partiti di opposizione, sia dall’interno della maggioranza di governo, partiranno a Roma, a Villa Panphili, venerdì. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte sta cercando di coinvolgere i partiti di opposizione a partire dal leader della Lega, Matteo Salvini, mentre cresce la lista degli inviti di primo piano in Europa: ci dovrebbe essere anche la presidente della Bce, Christine Lagarde. Ma i giornali rilanciano una rappresentazione di un premier in difficoltà. Conte sotto attacco, spunta l’ipotesi Gualtieri, si legge sulla prima pagina de La Stampa che pubblica un intervento molto critico di Carlo Cottarelli: Piano Colao, la mania dei condoni. Anche sui giornali della destra si parla di accerchiamento del premier: “Psicodramma Conte” è il titolo del Giornale diretto da Alessandro Sallusti, mentre il Sole 24 ore mette in grande evidenza quello che sarebbe il flop del reddito di emergenza. Anche Repubblica non è tenera con il governo e parla di un altro possibile flop, quello della regolarizzazione degli immigrati.  “La beffa della sanatoria dei migranti. Sul giornale diretto da Maurizio Molinari scrive un commento interessante Linda Laura Sabbadini (direttore centrale Istat): Il ricatto del fatica e del lavoro nero (p.28 ): Così conclude il suo articolo Linda Laura Sabbadini: “…Paradossalmente siamo nel periodo in cui più sarebbe necessario per la salute pubblica procedere a regolarizzazioni, ma anche quello in cui è più difficile perseguire questo obiettivo, per la gravità della crisi sociale ed economica, perché le persone irregolari sono costrette a "scegliere" dolorosamente tra la possibilità di sopravvivere e mantenersi quel lavoro e quella di esercitare il diritto ad un lavoro e a una vita dignitosa. E veramente amaro per chi crede nei diritti e nella democrazia. Bisogna aumentare l'informazione ed eliminare ostacoli burocratici, sì, ma soprattutto creare un clima favorevole all'emersione, intensificando i controlli per disincentivare chi utilizza lavoro irregolare. Il rispetto della legalità è l'unica arma che abbiamo per applicare questa norma, ed è la garanzia del rispetto dei diritti fondamentali di tutti”.

Sanità, ora spunta la riapertura dei piccoli ospedali

Sulla prima pagina del Sole 24 ore di oggi si parla del piano per la riorganizzazione del sistema sanitario che prevede la riapertura dei piccoli ospedali. Il progetto – spiega il giornale di Confindustria – sale a 24 miliardi e prevede prima di tutto la riduzione delle liste d’attesa e la riconversione dei siti ospedalieri minori.  L’intenzione è quella di utilizzare e riconvertire tutti quei piccoli ospedali che con il taglio dei posti letto sono stati chiusi negli ultimi anni. L’intenzione di chi pensa ad una misura del genere è quella di creare presidi con mini reparti e servizi di assistenza: visite, esami, servizi ambulatoriali, cure domiciliari. (servizi di Bartoloni e Monaci a pagina 8).

Sulla sanità e le scelte da fare subito parla su Collettiva.it la segretaria confederale della Cgil, Rossana Dettori intervistata da Roberta Lisi, "È positivo il rafforzamento del sistema sanitario con il potenziamento della rete assistenziale territoriale e della rete ospedaliera e un importante incremento per il 2020 di 3,2 miliardi del fondo sanitario nazionale – dice Dettori: Occorre però aumentare stabilmente il Fondo sanitario nazionale anche per il 2021 e per gli anni seguenti, perché è da troppo tempo sotto finanziato, così come rendere strutturali le misure adottate per stabilizzare i lavoratori precari e potenziare il territorio. Ne parliamo con Rossana Dettori, segretario confederale della Cgil. A proposito del decreto Rilancio che stanzia ulteriori 3 miliardi e 200 milioni di euro per la sanità, la segretaria confederale diche che “Lo stanziamento previsto dal decreto è sicuramente un primo passo visto che per anni si è definanziamento il servizio sanitario nazionale. È un primo passo ma non è sufficiente, dopo anni di tagli gli investimenti in sanità vanno molto potenzianti, auspico e spero che l’Italia acceda ai 37 miliardi del Mes, con quelle risorse si potrebbe davvero fare un piano di rilancio innovativo del servizio sanitario.

Il sindacato dei pensionati si mette in gioco

Sui temi della sanità e più in generale su un sistema di assistenza alle persone malate da ricostruire, nonché sui problema della ripartenza, ha parlato ieri anche il segretario generale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti che ha lanciato un messaggio sul suo profilo Facebook:  “Ci siamo lasciati alle spalle mesi terribili. La fila delle ambulanze, le terapie intensive piene, i camion dell’esercito che portano via le bare, la strage nelle case di riposo. Sono immagini che resteranno per sempre scolpite nella nostra memoria. Abbiamo perso amici e parenti. Anche molti compagni e compagne del nostro sindacato ci hanno lasciati. Non li dimenticheremo e quando sarà possibile gli daremo il tributo che meritano”. Pedretti ha parlato anche di una questione personale che lo coinvolto direttamente, con i due genitori anziani ospiti in una casa di riposo che si sono ammalati ma che “per fortuna ce l’hanno fatta e hanno vinto la loro dura battaglia contro il virus”. “Arriverà – continua nel suo videomessaggio il Segretario generale dello Spi-Cgil - il tempo del ricordo, dei bilanci e anche delle responsabilità. Noi ci saremo e faremo come sempre la nostra parte. Ora però c’è bisogno di ripartire, con cautela, con responsabilità, rispettando le regole. C’è un paese da ricostruire e c’è un lavoro grande e largo che il nostro sindacato deve fare. Non avevamo dubbi prima, ne abbiamo ancora meno oggi.  Di noi e del lavoro che facciamo per rappresentare i pensionati e gli anziani ci sarà sempre più bisogno”. Il videomessaggio completo:

Stato-Regioni, rapporto da ripensare

Sul Messaggero da segnalare una intervista al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano sul rapporto tra Stato e Regioni. “Il regionalismo è da rivedere – dice – ora va rafforzato lo Stato. “Il titolo V va riformato e va introdotta una clausola di supremazia. Ma ora i fondi per il Mezzogiorno” (Andrea Bassi a pagina 5) Intanto su La Stampa (apertura) l’allarme del virologo americano Anthony Fauci, consigliere del presidente Trump che avverte l’Europa: la pandemia ritornerà. Lo scienziato nella intervista a La Stampa (Mastrolilli a pagina 2) parla anche dei silenzi della Cina sulla prima diffusione del virus in agosto e della necessità per l’Europa di produrre il vaccino. Fauci parla anche dell’Oms più volte attaccata dal presidente Trump. L’Organizzazione mondiale della Sanità non è perfetta, ma il mondo ne ha bisogno

Sanità pubblica e privata. Oggi la prima delle dirette Facebook della Funzione pubblica Cgil

Contratto nazionale della Sanità Pubblica, riparte la mobilitazione: facciamo il punto. Su questo tema oggi ci sarà la prima delle tre dirette Facebook promosse dalla Fp Cgil per uno Speciale Sanità. A partire dalle ore 14.30, infatti, sulla pagina Facebook @fpcgilsanita, il segretario nazionale della Fp Cgil, Michele Vannini, affronterà il tema del rinnovo del contratto della Sanità Pubblica 2019/2021 dialogando con  Leonardo Capaccioli, vicepresidente della Federazione nazionale ordini dei Tsrm e Pstrp, con delega ai rapporti con le organizzazioni sindacali, e  Franco Vallicella, componente esperto del Comitato centrale Fnopi, con delega ai rapporti con le organizzazioni sindacali.

Dopo la presentazione della piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto della Sanità Pubblica, che ha tra i suoi obiettivi il riconoscimento delle competenze, delle responsabilità e dell’autonomia dei professionisti, riparte la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso assemblee online di consultazione sulla piattaforma stessa. Questi i temi al centro della diretta di oggi: appuntamento su fb.me/fpcgilsanita dalle ore 14.30. Il primo di tre: lo Speciale Sanità della Fp Cgil continuerà poi venerdì 12 giugno con una diretta Facebook sulle professioni infermieristiche e, infine, lunedì 15 giugno sulla trattativa per il rinnovo del contratto della Sanità Privata, atteso da 14 anni. Due appuntamenti, questi ultimi, sempre in diretta sulla pagina @fpcgilsanita e sempre a partire dalle ore 14.30.

E sulle professioni sanitarie il governo sbaglia

“Professioni sanitarie e Ecm, ancora un intervento normativo caratterizzato da superficialità e scarsa conoscenza del mondo delle professioni sanitarie”. Così la Fp Cgil ha commentato ieri la decisione di approvare un emendamento, confluito nel maxiemendamento, al decreto Scuola, “che assolve dall'obbligo formativo (Ecm) soltanto alcune delle professioni sanitarie, riconoscendo loro come maturati i 50 crediti obbligatori previsti per l'anno 2020, anche senza aver effettivamente frequentato corsi”. Per il sindacato si tratta di “una decisione non condivisibile e che denota superficialità e improvvisazione. L'esclusione dall'obbligo Ecm per il 2020 dei soli medici e odontoiatri, infermieri, farmacisti e veterinari, cioè delle sole professioni sanitarie menzionate nella legge del 1992 che ne istituiva l'obbligo, dimenticandosi di tutti quei professionisti effettivamente impegnati sul territorio per la gestione dell'emergenza e ricompresi nella normativa vigente sull'obbligo Ecm, è sbagliata perché non può essere accettata in quanto crea discriminazioni tra tutti quei lavoratori che, ognuno per il proprio ruolo, hanno svolto un'attività importante per la salute e la sicurezza dei cittadini italiani in questa drammatica situazione”.

Scuola, attenzione agli alunni disabili

Sui problemi dell’istruzione e in particolare sulle disparità nel sistema di formazione che potrebbero ora aumentare dopo la pandemia parla sul manifesto il presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap, Vincenzo Falabella: “Bisogna ripensare le soluzioni inclusive, ora gli stati generali dell’istruzione (intervista a pagina 4). “Siamo per una soluzione meno medicalizzante possibile, spiega Falabella, che per esempio, al posto delle mascherine preveda l’utilizzo d visiere che agevolerebbero anche gli alunni sordi”.

Mediterraneo, Festival Sabir: oggi alle 18 la diretta del dialogo tra Landini e Damilano

Alle ore 18 di oggi, si potrà seguire in diretta Facebook il  dialogo tra il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e il direttore de L’Espresso Marco Damilano. Un’iniziativa all’interno dell’edizione straordinaria online del Festival Sabir organizzata da Arci insieme ad Acli, Caritas Italiana e Cgil. Tema del confronto le grandi trasformazioni che riguardano il modello di società e di sviluppo che la grande emergenza sanitaria ha reso urgenti e sulle quali si impone l’esigenza di un cambiamento. Sarà possibile seguire la diretta anche sulla pagina facebook della Cgil nazionale. Per tutte le informazioni www.festivalsabir.it

 

“AIUTA CHI CI AIUTA”. PROSEGUE LA CAMPAGNA NAZIONALE DI CGIL, CISL, UIL PER SOSTENERE IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

Prosegue – con  risultati sempre più importanti – la raccolta fondi per la Protezione Civile lanciata dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil, che già dall’inizio dell’epidemia, hanno deciso, in accordo con il Commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 e con la Protezione Civile, atti concreti per aiutare in maniera tangibile chi è in prima linea nell’emergenza coronavirus e testimoniare il sostegno di lavoratori, pensionati e di tutto il sindacato confederale al  Sistema Sanitario Nazionale.È stato aperto un conto corrente bancario – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 50 I 01030 03201 000006666670 intestato a Cgil Cisl Uil emergenza coronavirus, con causale: Aiuta chi ci aiuta –  su cui far pervenire le sottoscrizioni di singoli cittadini, lavoratori e pensionati, luoghi di lavoro e leghe dei pensionati.Il ricavato sarà interamente versato alla Protezione Civile per il potenziamento dei reparti di terapia intensiva e l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it: https://www.collettiva.it/agenda/