ru486

Marche

Aborto, il 73% dei medici ospedalieri sono obiettori

Lo rivela un'indagine della Cgil regionale che denuncia anche i ritardi per quanto riguarda l'interruzione di gravidanza farmacologica che con il 6% è ben lontana dalla media nazionale. Per il sindacato "è necessario intervenire subito per garantire in maniera omogenea in tutta la regione i servizi per tutelare la salute e i diritti delle donne"

L'iniziativa

Diritti delle donne sotto attacco

Abruzzo, Molise, Marche e Umbria: quattro regioni in cui le destre stanno rimettendo in discussione gli spazi di libertà conquistati dalle donne. Iniziativa interregionale dello Spi Cgil con il segretario generale Ivan Pedretti

Società civile

Vincono le donne. Avevamo ragione noi. Giù le mani dai diritti

Ru486, non ci sarà il ricovero obbligatorio e il periodo in cui è possibile accedere alla somministrazione si allunga, passando da 7 a 9 settimane

La polemica

La pillola del giorno mai

Il nuovo governo regionale dell'Umbria rende più difficoltoso l'accesso alla Ru486, cercando così di limitare la libertà delle donne e mettendo anche a rischio la loro salute

Il caso

Umbria, colpo di mano sull'interruzione della gravidanza

La giunta cancella l'indicazione agli ospedali di organizzare con day hospital il servizio per l'interruzione volontaria. Cgil: "Gravissimo. È accanimento contro le donne, torniamo indietro di anni"

Giornata mondiale per l'aborto sicuro: la Cgil Umbria scrive al rettore

“Formare adeguatamente i futuri medici umbri sui diritti delle donne", questa la richiesta del sindacato

Ru486: Bella (Cgil Lazio), ok somministrazione in day hospital