Dai consigli di fabbrica degli anni '60 e '70, dalle loro lotte e dalla loro capacità di rappresentare il lavoro nacque lo Statuto dei lavoratori. C’era la fabbrica. Oggi il lavoro è frammentato fuori e dentro le mura delle imprese, serve una nuova capacità di rappresentanza.

Tema affascinante quello del tavolo che ha chiuso la terza mattinata delle Giornate del Lavoro, organizzate dalla Cgil a Bologna. Ne hanno discusso Luciana Castellina, politica e giornalista; Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem; Franco Focareta, avvocato e docente universitario; Maurizio Lunghi, segretario della CdL di Bologna, e Umberto Tossini, responsabile risorse umane e organizzazione delle Automobili Lamborghini. A condurre l’incontro Gianluca Semprini di Rai News 24.

Le Camere del lavoro sono, e sempre più devono essere, i luoghi dove il lavoro frammentato si incontra e ricompone bisogni e diritti, connettendoli con quelli del territorio, dando rappresentanza a tutti e costruendo nuove forme di rappresentatività. La partecipazione dei lavoratori ai processi industriali, attraverso un ruolo nuovo delle Rsu che vada oltre quella dell'informazione e consultazione, è la sfida da giocare. Il sindacato di strada sempre più dovrà diventare quel soggetto che intreccia la democrazia delegata con la democrazia dal basso. Questa sarà la cifra del cambiamento.

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